pubblicare su lulu.com via mac

salve.
son il dottor bravuomo. mac-lulu-òlogo.
hai un mac? sì? bene. buon per te.
hai altresì dei problemi a far digerire il tuo maledetto file pdf al sistemone di lulu.com, la piattaforma per stamparsi i libri e vantarsi con gli amici?
sì che ce li hai.
bene. la good news è che il dottor bravuomo ha trovato la soluzione, a quanto pare, ed è qui al tuo servizio per fartela conoscere. è una soluzione ancora sperimentale, ma per ora sembra funzionare. poi capisci.

spiego.
i pdf creati con Quartz, il layer di Mac OS X che si occupa di produrre ’sti cosi, sono pdf incasinati, con un sacco di problemi di identità, conflitti irrisolti, complessi, eccetera, son casi psicopatologici disperati insomma. lulu.com non è un centro di igiene mentale e nemmeno intende esserlo, quindi ha deciso che semplicemente non ne vuole sapere. che si facciano curare da qualche altra parte.
ed è qui che entra in gioco la ricettina del dottor bravuomo!
hai scritto il capolavoro romanzo del secolo presente e passato usando, per dire, il luminescente e fico pages di apple? bravo. (brava). [d'ora in poi passo al maschile, ma intendo entrambi i sessi, anche mischiati, anche trans]
quindi da bravo utente mac confidi che esportando in pdf il tuo file in quello strano formato proprietario, intervenga a sigillarne la qualità l’onnipresente alogena galleggiante mano invisibile di jobs sopra il tuo macbook pro?
bravo scemo.
hai anche già provato ad aggiungere una scorreggia di phil schiller, ma nisba. tutto chiacchiere e logo apple.
va ben’. ma non ti preoccupare, c’è qui il dottorino. dai retta a un mac-lulu-òlogo di imprecisata fama.
fai così: esporta pur in pdf, normalmente, il tuo tomo da destinare al resto dell’umanità. poi prendi questo tuo file e aprilo con “ColorSync Utility”, un programmillo che non so come si chiami in italiano, ma che si trova dentro la cartella “Utilities”, che si trova dentro la cartella “Applications” (in italiano Applicazioni).
a questo punto devi far bere un filtro magico al tuo file pdf e il gioco è fatto. dopo il filtraggio il file è bevibile anche da lulu.com. ora, come premettevo, non so ancora se poi alla fine fine il libro stampato è giusto e leggibile, perché non mi è ancora arrivato. per ora quello che so è che lulu.com ti accetta il pdf. se poi mi arriva un mattoncino di pagine bianche te lo segnalo tempestivamente.
ma ritorniamo al nostro piccolo corso di alchimia informatica (dico alchimia e non chimica perché alcuni passaggi sono strettamente esoterici, ovvero oscuri e se mi chiedi spiegazione posso solo dirti che la risposta è dentro di te, ed è talmente chiara che non la vedi, oppure che ti conviene entrare in comunione con l’universo che, ricordo, è un Tutto unico e Unitario, oppure infine che devi metterti le cuffie e ascoltare il suono di una sola mano, a seconda).
dicevo, si tratta di applicare un filtro al file pdf con colorsync utility.
bene, questo filtro però bisogna prima fabbricarselo, perché non c’è, non esce pronto dalla fabbrica o dalla scatola.
per fabbricarlo bisogna cliccare sul triangolino nel pallino a destra della voce “Create generic PDFX-3 Document” e scegliere “duplicate filter”. poi si deve dare un nome al filtro nuovo copia del precedente. per esempio io l’ho chiamato “antonia sloviak”. poi in questo filtro si deve cambiare la risoluzione da 72×72 a 300×300.
bòn.
finito.
chiudi e riapri ’sto colorsync, giusto per vedere se ti ha salvato il nuovo filtro (dato che non c’è un modo per salvarlo esplicitamente, tipo con mela-s).

a questo punto hai il beverone da far deglutire al tuo pdf.

ovviamente questa ricetta non me l’ha mostrata in sogno un tim cook di turno, non sono un novello ramanujan e non credo nelle divinità pagane. nemmanco in quelle nostrane, ma comunque. diciamo che questo post rappresenta una traduzione a modo mio, un’arsenizzazione, di quest’altro post qua (che in realtà risolve un altro problema, ma come side-effect).

buon proseguimento. e fammi sapere se anche per te questo balsamo ha funzionato come per me.

disclaimer: tutti i consigli dispensati dalla finita bontà del dottor bravuomo sono da prendersi con le dovute molle e così come sono, eccetera.

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.

3 commenti su “pubblicare su lulu.com via mac”

  1. @marcella: su lulu ci ho messo due volumi di poesie, che costano un occhio perché son voluminosi: “no’ speràte su il poeta” e “unire l’inutile al disdicevole”.

    @cris: grazierrimo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.