robe che

gli artisti, ci son diversi tipi di artisti. ora io ti parlo degli artisti da palco, ‘rtisti da palco, ovverocché quelli che li trovi vann’ a sanguinare di su i palchi, piccoli grandi medi scivolosi. proprio quelli lì.
io ora ti parlo però anche di che cosa che si vede da di su il palco. gli artisti quel che vedono da di su del palco non è che sia proprio importante, insomma gli artisti (quelli lì) loro tiran dritti, non guardan in faccia nessuno, sono come carri armati, hanno le scarpe cingolate, bevono, spesso bevono e fanno bene.
gli artisti da palco son gente che son soli.
no.
gli artisti da palco son gente che li vedi che son soli, ma ti sbagli.
è che gli artisti da palco son lì a mostrare il mondo che loro e solo loro si son inventati e siccome se lo son inventato loro, dentro ci son solo loro e quindi son soli, in quel mondo lì. nel mondo fuori, nel mondo normale, in quello dove ci sei te, per spiegarmi, no, son soli no. ma esser soli nel mondo loro è un po’ come se si vedesse poi da fuori, nel mondo di fuori.
ma non è la solitudine di quelli che non son da palco. capito?
è una roba diversa, se mi è permessa la distinzione.
gli artisti da palco son gente che lo vedi che vorrebbero prendere il pubblico e infilarselo tutto, tuto il pacchetto, fazzoletti compresi e scarpe con il tacco alto, tutto intero il pubblico, ficcarselo in dentro il mondo che hanno inventato e che son lì apposta a condividere. ma il pubblico quasi mai ci fa caso.
quindi l’artista da palco resta solo. nel mondo che’è lì per condividere, nel suo, in quello lì eccetera.
il fatto è che io adesso ho una voglia pazzesca di scopare e questo pezzo lo vorrei rifinire, vorrei spiegarmi meglio, vorrei sviluppare certi punti, ma adesso non ce la faccio, per la voglia pazzesca di scopare di cui.

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.