il mio concetto di ottimismo è veder sempre la notte mezza femmina

il mio concetto di ottimismo
 è veder sempre la notte mezza femmina
(perché a me piaccion le femmine,
  se a te piaccion i maschi, vedila pure mezza maschia,
figurati, io di per me i generi sessuali son cinque, mica due)

e nonostante tutto il mio ottimismo
 per me è abbastanza un fatto che le femmine
han più sonno dei maschi

nelle sere son sempre le femmine
 nelle sere
son sempre le femmine
 ’ andar via per prime

un attimo prima eran lì
a portata di guardarle
 di sfiorarle con i gomiti
con le schiene con i giochi soliti di pensieri attorcigliati
di chieder loro una sigaretta
di accenderne loro con il tuo accendino arancio
e potrei proseguire nella lista ma mi sembra il caso no

tutto questo un attimo prima
poi dopo l’attimo prima
 c’è l’attimo dopo
e un attimo dopo
le femmine, ‘on ci sono più
 disparìte, disvanite, dileguate

le femmine
son le prime ad andare via
  e te ti guardi intorno
e tutto quel che vedi son i maschi
 alcuni son tuoi amici
  alcuni son sconosciuti
ma nella notte fonda
si è tutti un po’ amici
  tutti un po’ in confidenza
 è come esser tutti sulla stessa barca
è tipo un modo di dire, credo,
 per dire che si è immersi tutti nello stesso naufragio
   alcoolico,
per lo più

poi verso le cinque i maschi rimasti
  rimasugli d’ una serata molesta et errabonda
si va tutti a prender il kebab da horace
ma alle volte io no
 ch’ io ho fame mai
quasi mai

l’altra notte
  ho stabilito il mio record di negroni senza mangiare
(RdNSM)
vuoi saperlo?
dico, il numero
vuoi saperlo?

niente di eccezionale
  niente di guinness
no, e non c’entra manco la birra scura irlandese spessa
(lo so, questa me la potevo risparmiare)
((e lo so che lo sapete che quest’ultima era una citazione))

sei

sei come numero
 no verbo

sei

sei negroni senza il mangiare
 ché io la sera mangio mai
so no il perché
 non mangerei manco il giorno
ma in qualche maniera si deve pur remare
 su ‘sta barca di merda di naufragio collettivo
ché mio padre me lo diceva di continuo
  te sei proprio un elemento da sbarco

comunque,
 in verità
sei emmezzo
per esser più precisi
l’ultimo l’ho diviso un po’ a metà con una femmina
 che non era andata via
nella notte fonda
quindi in pratica si potrebbe dire che non era una femmina vera
 cioè, lei è una femmina,
 se stai fermo lì a guardarla ti dici
è indiscutibilmente femmina
se la noti di sfuggita, di passsaggio, ti dici
 è indissolubilmente femmina
se la palpi nei posti giusti e sessuali
 ti prendi un ceffone tipico da femmina, à la shinobu per capirci,
se è alle tue spalle e non la vedi nemmanco, ti dici
è una tremenda bella femmina che mi sta inseguendo
 cioè più che dirtelo, spérilo
ma comunque
era una femmina rimasta nella notte fonda
ma era come un maschio da panino delle ore, e piccole e piccolissime,
 per me
ed è una cosa che mi piace un mondo, questa
soprattutto quando poi
 nonostante tutto il casino dei generi mischiati
e il naufragio e compagnia bella
 lei ti prende da parte e ti trapassa
con un sorriso sorriso in un modo modo
 che vale per un milione di baci a tavoletta
(che son quei baci come quando premi l’acceleratore, a fondo
 e fai rombare forte il motore
e hai la sensazione che puoi davvero andare dappertutto
in calore piacere e in un secondo)

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.