apostrofanìa

per la cronaca

ieri un telegiornale del banana (ringrazio mafe) ha comunicato molto seriamente che dietro la strage dei bambini, tutti quei bambini, quella che sapete, tutti, c’è ovviamente l’organizzazione al-quaeda, in qualunque fottutissimo modo si translitteri la parola.

a tal proposito volevo quindi anche render noto che ieri, propio, mi s’è finita la cartigienica in bagno, e giuro sulla tomba di un qualunque presidente statunitense o israeliano che ho visto DISTINTAMENTE un agente di al-quaeda sgattaiolare furtivo giù per la finestra del mio quinto piano sgretolato con la coda bianca singolo-velo del mio ultimo rotolo della riserva d’emergenza.

per la cronaca.

schizofrenic time

lo so no se qualcuno l’ha già provato, ma l’abbondanza di tecnologia, old e new style, in casetta mia, rappresentata da un old videoregistratore e un new lettore dvd, mi ha fatto scoprire un tunnel di dipendenza di cui non vedo la luce al fondo.
la cosa è la seguente: mi son messo a guardare due film contemporaneamente. in questo modo: guardo la videocassetta e ascolto il sonoro del dvd.
in pratica vedo le immagini di un film e sento quello che capita, musica e dialoghi, dell’altro.
ho provato a guardare “alien” ascoltando “lost in translation”.
un’esperienze straniante.
(provatela)

c’è una parte del tuo cervello che cerca di ricordare i dialoghi di quel che vedi, mentre una altra parte cerca di immaginare quel che ascolta. probabilmente ho scoperto una cura omeopatica della schizofrenia.

domani mi guardo “the blues brothers” ascoltando “lui è peggio di me” con pozzetto e celentano.
ma ho anche in serbo di ascoltare “8 e 1/2″ sopra le immagini di “perduto amor” di battiato.

(never feel so stuck)

ultim’ora

(notizia ricevuta via sms)

“il piano C diventa D. il B, C. il piano A è confermato. il B, diventa: Reggio Calabria ore 9.21.”

nel frattemp’ho pers’il treno.
rubo una macchina e vedo d’esserci lo stesso. spero di non sbagliar lo svincolo.
(nel qual anche caso, me ne frego: i’ son in vacanza, neh)

saranno giorni duri. non so bene cosa portarmi appresso: l’aleph di jlb? qualcosa del vecchio hernie? il dvd di turnè?

ih.
(mollatemi, che comincia ally)

per cinazza e cinazza2

t’ho vista profumata
    d’alberi remoti
e perduta
  dietro a’ piedi troppo vaghi
mangiarti unghie spesse d’azzurro occhi

ti prenderei in braccio ogni
  sole del mattino
ma per solo un poco
   dal risveglio
   alla bellezza del tuo
   sparso movimento
   di capelli
celestino

tanto tempo fa nascemmo
fatti di musica comica
 e simile
e mi sei rimasta nota
di fra le ottave mie
concave e stonate

poi ti direi
  prendimi come zio
del pacchettino di cellule in più
che tieni ‘n forno dentro nella pancia
anche se son rimasto timido blu
   d’assenze
bischero e cocciuto
(come sempre)
a vederti grande e viva come albero riempito
da’ profumo melarancia