avanzato stato di decomposizione

troverànnomi così.
con il cervello posato affianco.
la stomaco pieno d’acido.
 un callo giallo da telecomando sul pollice.
un fazzoletto impregnato d’addio al celibato.

frasi brevi con punto alla fine.

fumo no da quattro giorni.
anche se ho voglia.

mi cade il pisello. dalla punta. dal bruciore.

nel futuro si costruiranno solo più ponti di barche.
i libri saranno solo a copertina morbida.
si costruiranno solo più letti ritondi.
non ascolto mai quello che mi dice la mia moglie.
 niente di personale. è ch’ho la testa altrove.
posata affianco, per lo più.

metto troppi punti a fine delle brevi frasi.
cioè, ce n’è solo uno ma.
il punto dovrebb’essere sottinteso.

qualcuno m’ascolta.

aspetto una persona, o due, da tutto il tempo.
a volte anche tre.
seduto.
al tavolino.
 è che inoltre ne cerco notizie su repubblica.it.
non ce ne sono mai.
non è che sia granché, come giornale, repubblica.it.
 non che gli altri.

mi manca mia figlia.
quel suo sistema di piangere con la m.

ci credo no agli alieni ma mi piaceva x-files.
 e non è una contraddizione.

non sono mai stato un bambino ciccione.
 ma dove mi mettevi stavo.
(e sì, non la vedo la contrapposizione)

è parecchio che scrivo.
 sicuramente da più di cinque minuti.

al mondo ci sono solo belle donne.
e uomini brutali.
il mondo n’è pieno.
 n’è zeppo.
e di pesci in via d’estinzione.
 e di morti di fame.
pesci.
uomini.

ci sono intere branche del sapere
 e/o della conoscenza
di cui sono totalmente all’oscuro.
totalmente.

se pensi a qualcosa per un tempo sufficientemente lungo
 ti si materializza davanti.

mi manca, il sesso debole.

conto le crepe.
nei muri.
ci sono talmente tante crepe nei muri
 che forse dovrei contare i muri.
invece delle crepe.

ridere è meglio di riderne.
stare insieme non è una forma sofisticata di solitudine.
ho una sola idea fissa.
e una no.

 ‘ mi ricordo mai.
   se è preferibile la morte all’eutanasia.

ho no sacche per il viaggio.
 ho no viaggi da fare.
io ho una casa.