il pieno

ci si vede poco o mai
 quel poco che ci si vede
se riesco riesco
 io te ti guardo tutt’ il tempo

 faccio ’l pieno di te

faccio il pieno di faccia
 di faccia mi faccia il pieno
dico alla benzinaia che c’è in te

e facciam una venti euro di profilo
 sì, profilo,
poi di piedi
 di piedi non lo so
magari per ora soprassediamo
ma di gambe, di quelle,
 di gambe mi faccia il pieno
dico alla ballerina che c’è in te

di capelli, di quelli,
  di capelli mi faccia il pieno
 dico alla shampista che c’è in te

di seno,
mah
 di seno basta un etto
non vorrei lasciarla a secco
 un ett’ emmezzo, che faccio lascio, ma sì lasci pure
meglio abbondare
 di seno, non fa mai male

di culo mi faccia
  non che lei abbia la faccia
di culo mi faccia
 non saprei,
potrebbe di ruotare di centottanta gradi?
 dai scherzavo,
  facciam sulla fiducia
facciam di culo quel che ne vien ne viene
ché poi di più
 vorrei no sembrar maniaco,
  ché poi fa male

e prima di uscire passo in cassa
  pago bancomat e d’impulso aggiungo
  anche un po’ di prosciuttella
e chiedo alla cassiera che c’è in te
 se ci son per caso in omaggio con gli acquisti
dei baci a caramella

quelli che scrivon mai il post di natale

“quelli che per loro gesù bambino
  era babbo natale da giovane”
(enzo jannacci)

quelli che per loro il natale
 è solo una parola
  che fa rima con anale

quelli che mostrano la giacca di renna nuova di pacca
  ai figlioletti di cinque e sette anni
  e dicon loro:
lo vedete, lo capite perché quest’anno babbo natale non riesce a venire?

quelli che i regali di natale
  non si riciclano mai e poi mai
  (tranne il 24 sera)

quelli che più che esser sotto natale
 son calpestati propio
  si senton calpestati, propio

quelli che
 quest’anno, il natale, lo sento meno
 (certo, lo so che vivi ancora con mamma e papà, fai sia l’albero che il presepe, compri il muschio al vivaio spendendo quasi tutta la tua paghetta settimanale, ti diverti come un matto, ci lavori un mese tutte le sere, i re magi si muovono autonomamente un centimetro al giorno per arrivare puntuali nella grotta il sei di gennaio, la sera del 24 vai a letto presto e ti sembra ancora di sentirlo bussare alla finestra, babbo natale, e la mattina del 25 ti svegli emozionato e corri ad aprire i pacchi sotto l’albero, ma, checcazzo, hai trentacinqu’ anni)

quelli che lo shopping natalizio non è più trendy
 allora il 2 novembre hanno già comprato tutto
e il 24 dicembre nella frenesia non capiscono più un cazzo
 ti avevo ben detto di mettere i bigliettini
 e alla fine danno il regalo del marito alla suocera
e sì, quest’anno avevan voluto esagerare, sì
 il regalo del marito è proprio quello
proprio quello a cui tutti prevedibilmente in questo momento state pensando:
lo stimolatore prostatico al gusto vaniglia

quelli che ‘ natale
 così per togliersi il pensiero e far comunque bella figura
  ti mandano i regali via facebook

quelli che
  dai vigile, non mi fai la multa
  che siam sotto natale
dai vigile, siamo tutti più buoni sotto natale
dai, cazzo, vigile, più buoni
 cazzo, vigile, dai,
vigile stai vigile che ti prendo a cornate
  te corco, vigile, te corco,
te sfascio l’auto di servizio, ti ci passo sopra col suv!

quelli che a natale
 io non faccio regali a nessuno
quelli che io li faccio i regali ma non voglio sentirmi obbligato
quelli che mi sento obbligato ma di te mi son dimenticato
quelli che i regali li fanno un anno sì, un anno no

quelli che io a natale regalo solo libri
 la cultura
e poi infilano faletti, littizzetto e/o gigi buffon numero 1

quelli che amano il natale
 quelli che odiano il natale
  quelli che natalisticamente agnostici, no’ si pronunciano
quelli che hanno un rapporto di odio/amore con il natale
quelli che un anno sì, un anno no

quelli che il natale
 l’è tutto un complotto della coca-cola

quelli che da piccoli
 nella recita di natale
  facevan scrooge perché erano il bambino più bello della classe

quelli che ah! la più bella messa in scena di “christmas carroll” di dickens
 è quella dei muppets

quelli che da piccoli
  nella recita di natale si sentivano ben in parte per il personaggio di scrooge
 e la maestra a malapena li aveva scritturati per fare l’albero, con le palle e tutto,
  fermo in mezzo alla scena, dietro, braccia aperte per venticinque minuti
 non ti muovere MAI, ti intimava la maestra, qualunque cosa succeda
non far cadere le palle, MAI,
 non importa se le ghirlande ti finiscono in bocca
  NON SPUTARLE, cosa SPUTI?!?
continua a sorridere, tu sei l’albero di natale!

quelli che son indecisi se raccontare ai figli
  la storiella di babbo natale e della befana
  ché li voglion crescere liberi dalle influenze della società del consumo
e poi mèdiano
 gli raccontano solo della befana

quelli che il natale
  lo aspettano per mesi
lo aspettano per tutto l’anno quasi,
per poter volare al cinema coi fratelli vanzina e/o neri parenti

quelli che
 se la radio mi passa ancora una volta last christmas degli wham
 non solo divento di colpo omofobo ma commetto subito anche un gaycidio

quelli che io, il panettone
 quelli che no, io, il pandoro
quelli che io il panettone senza i canditi io proprio non riesco a concepirlo
  è una questione di principio
  è un sacrilegio
quelli che vorrebbero un pandoro con i canditi
quelli che
  un anno il pandoro
  un anno il panettone…

quelli che a natale io smetto di fumare

quelli che li senti solo a natale
  dove cazzo eri finito?
ho vissuto per un poco in ospedale
 ok, senti, mi spiace, ciao andrea, tanti auguri
  ciao, comunque io mi chiamo luigi

quelli che il natale è per i bambini
ma scrivon lo stesso la letterina
 ché si voglion sentire degli originaloni
‘ scriver a babbo natale a trentasettanni senza figli
allora prendon su e scrivon una mail a quel sito web del polo nord
  e ci pensano ci pensano e alla fine non vogliono niente per loro
ma la pace nel mondo

quelli che il natale è più no quello di una volta

quelli che scrivon di dentro nei libri
 e li fanno uscire sotto natale
  così poi posson poi dire
  ch’è un’ottima idea regalo

quelli che una volta
 lo scrivevan mica il post di natale