an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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mentre sergio caputo attacca con spicchio di luna, mi interrogo sul significato di questa giornata passata sotto i tavoli a collegare e scollegare periferiche, tastiere e mouse, "...cantami o diva quello che vuoi...", decido di dare una mano di antiruggine sul mio cuore, per cautelarmi verso chi mi ci piangerà sopra in futuro (no, tanto non ve lo racconto cosa è successo con ania)

vabbe', qualcosa posso dirvi... è che è successo che le ho scritto un biglietto e lei ha pensato bene di convocarmi per dimostrarmi tutto il suo disprezzo, per me o il biglietto non solo so, conciandolo in tanti pezzettini davanti a me, povere parole mie, che non avevano colpa se lei non aveva capito un cazzo... l'ha fatto a pezzi, il mio biglietto, precisamente in 113 pezzetti, li ho contati uno per uno, in una specie di delirio autistico, li ho contati tutti e 113, li ho contati e ricontati tutta la notte fino al mattino...

c'era un carnevale tra di noi, tra ania e me, ma ora le nostre strade si dividono, c'era un carnevale tra di noi, la mia vita si sta incasinando sempre di più, e anche anna dove la metto adesso?, l'avrò ereditata da mio padre la mia grossa capacità di incasinarmi...

preghiera: fammi ritornare a quei meravigliosi vecchi tempi, quando "correre dietro alle ragazze" significava letteralmente quello: inseguirle per qualche sorta di gioco, celài, guardie e ladri, strega tocca color...

brindiamo: con le 12 beck's che ho comprato in offerta al supermercato, al tempo che fugge, ai vecchi tempi, al tempo che ci è rimasto e a tutto questo tempo fatto in 113 pezzetti.

la frasedelgiorno è:

mai dire la verità alle donne: poi si montano la testa.

e perdonate: il delirio.

in cima oppure ancora