an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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voi non la sapete la fatica che devo fare per starmene perlomeno in piedi, o anche solo non vomitare, questa sera, che sono pure in mezzo a gente per bene e dal di fuori non mi giudica nemmeno un ubriacone... non la sapete voi, la fatica che devo fare. e d'altronde, può anche non importarvene niente.

è che arrivato ad un certo punto, superati i trenta voglio dire, pensavo di poter fare il casting della gente intorno a me, invece quelli se ne vanno e se ne vengono come gli pare a loro. così mi viene pure da essere depresso, anche se so che non serve a niente, spreco solo tempo.

sta di fatto che di ania mi sono scordato. davvero. ogni tanto mi viene da pensarci, per qualcosa che leggo, o qualche canzone che sento, ma poi l'idea di vederla mi ripugna un poco. non so di preciso perché. comunque.
e c'è anna. ma anna, non so cosa vi ho raccontato di lei, cucinerà anche delle ottime lasagne, e i suoi capelli sono i suoi capelli, ma non bastano, non mi bastano più queste cose. una volta mi sarebbero bastate.
è che mi sembra che l'universo si sia come fatto piccolino, talmente piccolino che non c'è più un posto dove andare, un posto da cercare, un posto da cui scappare, niente destinazioni, nessun movimento. mi sembra di pervadere l'universo, ma invece di serenità provo un senso di nulla e di inutile.
oggi anna aveva quell'insalata di sorriso addosso, un foglia di lusinga infilata fra i denti e qualche rosso e fresco imbarazzo conditi con l'emozione negli occhi come olive verdi. era lei, ma non mi andava di condirmici insieme.

oggi non ho bevuto niente, perché sto dedicandomi ancora al doposbronza di ieri. come sapete non ho più una televisione, e sto pensando seriamente di lanciare dalla finestra il videoregistratore. non ho delle rate da pagare, non ho un amor proprio, non ho un'auto. ho uno scooter giallo perennemente a terra di gomme. sono randagio come pochi e premuroso con le signore anziane. sono un bambino dell'asilo. (niente, vi facevo un riassunto)

per finire stanotte ho fatto un sogno tremendo. ho sognato di essere su una barca in navigazione sopra un fiume e mi inseguiva una barca più piccola, che poi in pratica si faceva trascinare, e su quella barchetta c'era una ragazza che non ho mai visto ma che nel sogno conoscevo già e lei mi invitava a salirci sopra e poi ci baciavamo, in maniera proprio bella, ci baciavamo. poi si scendeva a terra e lei si era trasformata in massimo gilardi, un mio compagno delle medie, che all'epoca eravamo amici amici, e io gli chiedevo come stava, che faceva nella vita, perché sono dodici anni che non lo vedo. e io, nel sogno, ero innamorato di lui. ero così felice di vederlo...

sapete cosa ne penso di questo sogno? penso che dovrei proprio smetterla con le maratone di canzoni di vecchioni.
(sono un bambino. procuratore di marachelle)

preghiera: olio, aceto e sale. pimpiripettanusa. arancia, limone, mandarino. pimpiripettapà.

brindiamo: al brindisi, come gesto come rito come sacralità come sesso interrotto come quello che vi pare...

la frasedelgiorno è:

l'amore è come un'infatuazione giovanile. state tranquilli: poi passa.

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