an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

d47d1

ho ricominciato a dimenticarmi di mangiare. lavoro come un forsennato in compenso.

oggi ero talmente stanco che camminavo come un vecchio storpio, poverino, e persino sullo scooter giallo non ci riuscivo a superare i venti all'ora.

ania non si incaponisce più nei miei pensieri. non la chiamo più. non mi chiama più. aspetto gli sviluppi del caso.

attualmente sto frequentando mordecai richler. librescamente voglio dire. e mi piace perché è aneddotico e aforistico e sparacazzate. e si vede che si diverte un mondo a scrivere e prenderci in giro. è una sagoma, 'sto mordecai.

chissà che faccia ha oggi mio padre. se si è svegliato incazzato, se gli è aumentata ancora la pancia, se i suoi poderosi bicipiti si sono afflosciati, se le sue mani forti e consumate sono sempre così precise e meticolose. cinquantaquattro anni sono ancora pochi no?

chissà com'è la sua casa adesso, chissà se ha una donna (sicuramente ha una donna), chissà se gira ancora in moto (mio padre subito dopo la separazione si è comprato una macchina nuova e una moto, 650 da strada. e per un po' ho pensato l'avesse fatto per farsi vedere, da me, e ha preso una cantonata perché a me delle moto m'ha mai importato nulla).

preghiera: che i tiro mancino perseguano a fare la loro musica.

brindiamo: ai ricordi eccetera.

la frasedelgiorno è:

"Ci sono strade che assomigliano alle vite che percorri tutte in un momento, non sai capire dove sei arrivato, ma sei sicuro che ora stai correndo" (Tiro mancino, Strade)

in cima oppure ancora