piove, anche se è il 5 giugno 2001, ma subito il sole torna
fuori, quel brigante, e io mi sento più buono, oggi, con
il sole che va e viene, non so perché, ma vi dico che ho
fatto dei cambiamenti.
è stato un giorno che ho cambiato idea almeno sette o otto
volte. ho spostato, aggiustato, limato e mi è venuto un gran
mal di testa...
ho fatto visita a un'amica che abita in un monolocale soppalcato
palquettato, con il soffitto a volta alto cinque o sei metri e ho
capito che vorrò vivere in un posto così, con il soffitto
molto molto al di sopra di me perchè il pensiero possa liberarsi
verso l'alto, il pensiero deve salire salire salire galleggiare,
il pensiero ha bisogno di spazio, perché è in altezza
che bisogna espandersi, mica in larghezza... questa mia amica soffre
per un ragazzo. le ho detto che il momento di essere felici è
adesso. lei non ci ha capito granché, anche perché
era del tutto ubriaca...
ma metto su una canzone che mi ricorda una donna e tutto quello
che lei significa per me, una canzone pesante, magari stupida o
popolare o cretina, ma una canzone a cui è appiccicato un
evento, epocale, per me, e come un conato di vomito mi ritorna su
tutto un periodo della mia vita e il mio passato mi fa visita e
mi chiede il conto, e se sono quel che sono adesso, qualcosa sarò
pure, no?, è per colpa del mio passato, e mi vien voglia
di prendere la pioggia adesso, di inzupparmi d'acqua, fino al midollo,
di ammalarmi e starnutire e farmi asciugare e curare con amore da
quella donna, proprio quella là, quella che ho amato fino
al midollo...
mi spacco le orecchie con tina charles (i love to love)
e ne piango, per una voce così, ma subito mi parte jump,
van halen, e non volete che mi metta ad alzare volume e saltare
come un cretino?
(e mi convinco che qualunque geniale composizione, che sia melodia
oppure testo, ha in sottofondo una mania, una nota incessante e
maniacale, un suono ripetuto e assolutamente riconoscibile, un marchio
di fabbrica, e via delirando...)
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