mi sono accorto, oibò!, che son diventato mancino
a farmi le seghe, visto che con la destra son lì che clicco
in cerca di ispirazione...
ho chiesto a marie: "mi scoperesti, così, aggratis?"
e lei mi ha risposto: "mavafanculo!"
ho insistito: "e così, giusto per distrarti un attimo?".
nessuna risposta.
"e così, per non morir di noia?". sguardo sarcastico.
"e così, per farmi un piacere?". manco più
un'occhiataccia.
"e se ti pregassi in ginocchio?". ha chiuso la porta,
andandosene.
ho detto ad anna: "sono un tipo troppo tormentato per i tuoi
gusti" e lei mi si è incazzata.
anna dice che scrivo sempre. io le parlo, lei mi guarda parlare,
mi sorride beffarda (manco m'avesse beccato con le mani nella marmellata)
e mi fa il gesto con le mani nell'aria di scrivere. mi fa il verso.
dice insomma che io ormai non faccio altro che scrivere, anche quando
parlo, anche quando tento di fare conversazione, anche quando racconto
quel che mi succede, una barzelletta, o anche solo una cazzata,
è che sto scrivendo, secondo lei.
ecco, mi fa incazzare anna, perché lei va sempre a scoprirmi
in profondità, cose che pensavo di sapere solo io..
amo quando anna mi prende in giro.
oggi sono andato a cagare con una sola idea in testa: liberarmi
di tutta la merda che ho. solo che intendevo liberarmi anche della
merda metafisica e metaforica, non solo di quella spuma nera che
mi è uscita dal culo, bruciandomi lo sfintere (dev'essere
stato il peperoncino che ho messo nel sugo ieri sera). merda liquida
(dev'essere stato tutto quel vino scadente che ho bevuto stanotte,
ché non riuscivo a dormire).
prometto che: mi taglio i capelli.
preghiera: accorciami la lista delle cosa da dimenticare,
che si fanno sempre più urgenti e indelebili.
teorema: "indipendente la mia vita fugge" (F.
Battiato o M. Sgalambro)
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