an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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così riflettevo e capivo che ho realizzato all'istante quando ania ha smesso di amarmi, nell'istante medesimo in cui succedeva questo increscioso fatto. è stato il momento in cui la sua sollecitudine premurosa nei miei confronti, quel suo prendersi cura di me, è venuto meno. e vi posso anche raccontare del momento preciso in cui la mia vocina mi ha urlato a squarciagola "AAAAAAAAAAAAAAAAAAH", il momento preciso in cui nella mia testa (e nel mio cuore, certo) si è scatenato il putiferio, tipo allarme antiaereo: è stato quando ania si è accorta, chissà quanti mesi fa ormai, che una manica della mia giacca preferita si stava scucendo a livello di polso, e mi ha detto che ci avrebbe dato due punti lei, prima che si disfasse del tutto.
be', la manica della mia giacca preferitissima si è disfatta.

oggi son bevuto e non sento più nemmeno il male allo stomaco, ma quello al cuore, il male al cuore, quello lo sento eccome. non mi basta tutto il bardolino del '99 per farmelo dimenticare.
e in casa non mi è rimasta che tequila, con tutto che la tequila mi fa schifo. ma non si può rinunciare al proprio personaggio.
ora mi alzo in piedi e cerco di non essere ubriaco. vi amo. non lasciatemi solo.

(cosa c'è di meglio di sollevare una bottiglia e sentire che è ancora quasi piena? probabilmente è la terza che mi faccio, ma è una tale goduria sentire che è appena cominciata e vuol dire che la notte è ancora lunga e potrò usarla per bere ancora un sacco e magari trovare un cuore da trafiggere o ammaliare, far innamorare una donna di me, ecco la mia grande sfida. non succede mai. oppure io sono solo un povero cretino che pigia i tasti di questa tastiera e, ubriaco, crede di esser lì a comporre letteratura.)

prometto: niente di buono.

teorema: cerebrale è una parola orrenda.

per la cronaca: non mi sono tagliato i capelli. non faccio che grattarmeli da quanto sono unti.

in cima oppure ancora