an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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sapete, mi sembra che mi serva un amico, uno di quelli da svegliare tranquillamente all'alba, che poi lui ti manda a quel paese, e a nulla vale il tuo insistere "ma c'ho la malinconia dentro!".
un amico da condividerci le stronze donne fighette che se la tirano, condividersi il prenderle per il culo intendo.
un amico che sappia starsene zitto quando vede che sei cappottato dalla notte, sverso di vino e vita dissipata, così pieno di parole da non poterne reggere più.
un amico che a un certo punto lo puoi mettere un po' in frigo, con la presunzione di poterlo scongelare un giorno e dirgli, passandogli una birra: "be', dov'eravamo rimasti?"

perché lui, l'amico, è come un panorama: mica ha bisogno di parlarti il panorama, tu lo guardi e stai bene, non ha mica bisogno di dirti niente, il panorama, come una canzone che ti piace tanto e vorresti che quel ritornello non sfumasse mai, non finisse mai, si ripetesse per sempre all'infinito...

preghiera: sii amico.

una volta ho scritto pure questo:

"Mi sento di merda e tutt'intorno il ronzio di milioni di mosche che non possono sbagliarsi."

in cima oppure ancora