an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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oggi ci siam presi un po' in giro, marie ed io. (mi piace quando ci prendiamo in giro). per esempio, lei si porta sempre appresso una borsa o uno zainetto che pesa un quintale, e io tutte le volte ci rovisto dentro e lei mi dice: "cheffai?" "sto cercando di togliere i mattoni da qua dentro".

quando si è comprata un portachiavi a forma di zainetto le ho regalato un mattoncino lego da tenere dentro.

stasera sera se n'è uscita con un bellissimo cappello di velluto verde e io le ho detto che mi ricordava virginia woolf, la scrittrice che si riempì le tasche di sassi e si annegò in un lago. così ho detto a marie: "vedi, tu però hai un vantaggio su virginia woolf: se ti vuoi suicidare in un lago non hai bisogno di riempirti le tasche di sassi, ti basta prendere lo zainetto..."

poi mi dice: "perché ci sono dei periodi..."
"uh?"
"nella mia vita ci sono dei periodi in cui mi sento più scemotta del solito..."
"delle ere geologiche!"
(ridendo)"... che mi viene da ridere per ogni cretinata... poi ci sono dei periodi in cui mi sento più intelligente del solito..."
"l'attimo fuggente!"
(ridendo) "be', non più intelligente, più acuta, diciamo, più acuta..."
"eh"
(mi fa una confidenza) "sai, quand'ero piccolina, otto o nove anni, mi facevo le interviste da sola."
"certo" (?)
"mi intervistavo, immaginavo di essere una scienziata famosa, che aveva appena scoperto una nuova cura per una malattia terribile, ma io ero molto timida e non mi andava molto di rispondere a tutte le domande dei giornalisti di tutto il mondo, perché ero tutta presa dalla Scienza. poi a volte ero un artista e allora mi chiedevano del mio ultimo quadro, ma io ero molto schiva..."

preghiera: fa che resti sempre così, che si intervisti anche a novant'anni, questa marie poetessa...

(marie è sparita da due giorni. se sapete dov'è finita, be', non lo voglio sapere.)

c'è che dovrei lavare i piatti, ma non ne ho un cazzo di voglia. ho mal di stomaco e in casa ho solo più tequila e non un goccio di tonica. la tequila liscia mi dà istantaneamente la nausea, però, vabbe', sopravvivrò.

(cercasi donna non cattolica, bevitrice scanzonata, estremamente intelligente, non più alta di me, sessualmente debordante, estremamente intelligente, che se dico salinger e/o 6 gradi di separazione sa di cosa parlo, in grado di battermi sistematicamente a: scacchi, tennis e masturbazione)

una volta ho scritto pure questo: "era come sentirsi un uomo in esubero..."

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