ti voglio un bene dell'anima. questo mi ha detto, ania. mi vuole un bene dell'anima. insomma, in pratica, ha paura a dirmi che mi ama, perché pensa che può ferirmi, che io mi faccio delle illusioni poi. così invece che "ti amo" mi dice "ti voglio un bene dell'anima".

sono tre o quattro giorni che non vedo ania. la penso sempre meno. mi ha scritto qualche sms. io non li sopporto i rapporti via sms. avere un sms-rapporto. lei è una maniaca in tal senso. è capace di andare avanti per ore a botta e risposta di sms, scrivendo in quella maniera stupidissima i messaggi. be', non fa prima a telefonare? ci risparmia anche dei soldi.
boh.

parlo con le mie amiche trentenni o giù di lì. stanno andando tutte fuori di testa per dei tipi con il corpo scultoreo. "dopo che hai toccato quei pettorali lì, scolpiti e senza peli, non torni più indietro" risolino "è come una droga" molti risolini.

be'. io sto senza pettorali scolpiti e sono normalmente peloso. è strano ma la cosa non mi deprime affatto. o forse solo un po'.

meno male che ho buona musica reggae. reggae reggae reggae reggae reggae... mi manca la maria (non marie), ma non si può avere tutto, nella vita, non si può avere tutto.

is this love? is this love? is this love, that I'm feeling?

oggi ho conosciuto una che è stata in jamaica. erin, si chiama. moooolto interessante. leggo nella mia palla di cristallo che fra qualche giorno vi racconterò meglio e con più dettagli di erin.
a presto.

brindiamo: alla jamaica.

quel che ho bevuto oggi: l'impossibile. mi mancavano il lucido da scarpe, la trielina, e una confezione da sei di acqua brillante.

la frasedelgiorno è:

"Quest'anno vado prima al mare / così ho tempo per pensare / mi faccio scorta di pensieri / che non bastano mai / ne voglio quattro sull'amore / due sul fatto che si muore / non commetterò più errori / giuro, vedrai" (Daniele Silvestri, Cose da dimenticare)