an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

1737d1

dovete sapere che marie è un po' incasinata anche lei, in queste faccende di cuori e ormoni. così, a volte capita che mi guarda e mi dice: "dai, si fa un po' l'amore per tenerci compagnia?"
cosa volete fare? volete mica dirle di no?
(forse dovrei chiamare ania una sera di queste e dirle: mi fai scopare un po', giusto per tenerci compagnia?)

ania, che me ne faccio di te? (a volte mi chiedo come fai a piacermi)

vi ho mai parlato del dolore?

per esempio, oggi: non ho mai risposto al telefono. così mi rendo tutto più tragico. sapete, poi mi chiedono, i miei amici, che fine hai fatto? e io che posso rispondere: sono sparito per un po'.

ho la maglia macchiata di succo d'arancia, che uso per diluire la vodka, il gin le adelscott che ho recuperato a casa di una ragazza che conosco di rimbalzo tramite una mia amica. lei non le beve, sacrilega. mi sto riattaccando alla bottiglia e non mi rompete. e ogni volta che bevo piango disperato per ania. se non bevessi non piangerei per ania. ma questo significa solo che il mio dolore è tutto interno, è tutto vero. o no?

io non mi perderò per ania. lo prometto. c'ho trent'anni e qualche settimana. fuori, piove. l'intento principale di tutto il santo giorno mio è diventato cercare di non pensare ad ania. sta diventando un'ossessione. non è più che sono innamorato, è diventata una fissa. ma si può vivere così? con 'st'angoscia? ma si può?
e come si fa?
si può anche vivere senza ania, bene o male. (male). ma, mi chiedo io, si può vivere senza l'amore_di_ania?
vita monca
vita tronca
sopravvivenza
come se nel mio scaffale polveroso la mia provvista di felicità si fosse esaurita. ampolla vuota. come se l'avessi scaraventata io per terra con tutta la forza, la mia ampolla della felicità.

poi penso che penso in tale maniera solo perché sono triste.
ma il dolore non fa che tornarsene da me.

ania, mi hai chiesto se ti voglio bene ancora (indovinate come? giusto: sms). ma sentimi bene: per me è facile volerti bene. non è che posso scegliere, se volerti bene o no. una volta che cominci a volere bene a qualcuno non è che a un certo punto puoi dire: ora smetto. (è come una condanna).
ania: è amarti che è difficile, perché devo lì deciderlo io
         e lavorarci su
       e darci dentro con le energie.
amarti posso anche non amarti, ania.

novità: l'adelscott non mi piace più. era la mia preferita quando ho imparato a bere la birra. (ora, come già sapete la mia preferita è la bulldog).

brindiamo: ai cambiamenti.

la frasedelgiorno è:

"vorrei morir / e io morir non so" (Battisti-Mogol)

(se a volte avete la sensazione di non capirci proprio tutto, è perché io non è che vi racconti proprio tutto tutto)

in cima oppure ancora