ho comprato un libro per regalo, un libro per marie, un libro che
si intitola il libro di cucina. è una specie di ricettario
mischiato ad aneddoti di una certa alice b. toklas. (il fatto è
che dico sempre a marie che non sa cucinare e nemmeno in un milione
di anni riuscirà a sfornare un soufflé mangiabile.
dai topi).
già mi sento bertrando che mi urla nelle orecchie: "sei
il solito!"
non cambio mai.
vabbe', è che io scherzo, cioé, lo penso davvero che
non ce la farà mai nemmeno a cuocere un uovo à
la coque, però, insomma, mi diverte l'idea che lei si
sbatte per tirare fuori il meglio di sè dai piatti che prepara.
eppoi è così bella mentre cucina.
parli del lupo e gli spuntano le corna e infatti chi mi ha appena
telefonato? marie, bravi. le ho detto "stavo proprio pensando:
ma dove è finita quellalà, e dico quellalà
tuttoattaccato" e lei si fa una risata delle sue. poi
le dico: "ma lo sai il privilegio di sentire me che ti parlo
al telefono mentre produco capolavori immortali?". ma è
che lei voleva solo dirmi di comprare il cuki alluminio che
non ce n'è più in casa.
vado avanti piano a leggere trainspotting, però ieri
sera ho visto billy elliot al cinema. e dopodomani me ne
vado a vederne un altro di film. indovinate con chi?
(
vi racconto una cosa traparentesi: per me regalare un libro
è solo un pretesto per poter scrivere una dedica. a marie
ho scritto:
se la vita è un croissant
forse la mia è una
boutade
e la tua una
boeuf
bourguignon
ma con tutto l'amore chessai tu
ti auguro
buon appetito
(mangiamocela
a colazione 'sta vita)
)
domanda stupida: ma il beota è un beone ebete?
brindiamo: al buon vecchio louis ferdinand.
la frasedelgiorno è: (visto che oggi mi sento letterario
più del solito, sentite che energia)
"Se ne son riandati via, lontano, molto lontano
nella dimenticanza, a cercarsi un'anima. Il postino s'è levato il
berretto. Potrei dir io tutto il mio fiele. So io. Lo farò più in
là, se non torneranno. Ora preferisco raccontare delle storielle.
Ne racconterò di tali che quelli torneranno apposta, per accopparmi,
dai quattro venti. Allora la sarà finita e ne sarò arcicontento."
(L. F. Céline, Morte a credito)
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