an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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ho passato la giornata cercando di darmi da fare a sorridere e mi è venuta una specie di paresi facciale. (è che mi hanno detto che se stai fisso con una certa espressione per un tempo sufficientemente lungo poi cambia tutta la tua chimica e tu diventi un uomo migliore)

oggi ho litigato con ania. e con marie. che bella giornata!

ho improvvisato con ania, al telefono:

non ho mai creduto nel rock&roll
o in qualche altra scipita
malinconia
l'energia mi è sempre partita dal cielo
o da una donna
(che inguaribile ottimista son sempre stato)

non ho mai creduto
alle parole dette al telefono
ho vissuto come una canzone
di cui si ricorda il motivetto
ma non il titolo

qualche giorno
ti porterò in quel posto
vicino a quel mare
poco distante dai tuoi occhi
giusto accanto alle tue mani
bianche
e leggere
ti dirò che ti amo
e tu
penserai a tutti i viaggi
a tutti i posti in cui saresti potuta andare
penserai alle orme rimaste sul tuo cuore
penserai
ti amo anch'io
ed io lo sentirò

sei la mia musa
sei il muso che preferisco
ti voglio così come sei
balorda e ubriaca
trasparente e vuota
ti voglio tutti i giorni
ti vengo a cercare
così come sei
niente etichette strane
ti voglio liquida
voglio accarezzarti e sentirti fredda
e sudata
sei tu
la mia bottiglia di gin

mi piace quando piangi
anche al telefono
e ridi fra le lacrime
poi
perché mi dici
è solo una cosa così
è solo che piango facilmente
ma un giorno tradirò il segreto dei tuoi pianti
guarderò i tuoi occhi marroni
e verdi
e azzurri
e di ghiaccio
e di fuoco
e impazzirò
mi dannerò
vedrò
e non saprò che dire
tanto per cambiare

devo scriverne un'altra
un'altra sola
come per allungarmi la vita
come per dare retta a tom waits
che dice rauco
hold on
resisti
non staccare figliolo
e io che sono il tuo amico
il tuo amante
io che sono l'inquilino del tuo cuore
ho bisogno solo di un'altra poesia
un'altra sola
ma che duri per sempre
che duri per sempre

il cielo è grigio
(come è quasi sempre a san sebastian)
e io con il pensiero sono una nuvola
maledetta quella nuvola
che nasconde il sole
ma tanto il mio sole sei tu
io le frego tutte le nuvole
io ho te

respirami accanto
e non dire niente
io resisto
e la scrivo
la scrivo ancora
un'altra poesia
un'altra sola
poesia

è come se fossi qui
perché ti ho riservato
un posticino
tra polmoni
e fegato e milza e stomaco e pancreas e costole e intestini
praticamente ti sei presa tutto il posto dentro di me
ma hai lasciato il cuore intatto
l'hai lasciato solo
e lui
quel maledetto
ti si è donato

scusami deve essere il vino
oppure tutte queste lacrime sanno di sale
solo perché non ci sei tu
ad asciugarle
ma deve essere il vino
deve essere il vino
che ha bagnato la mia tastiera
deve essere il vino
che ha reso umide le mie parole
e ora se non respiro più
è solo
perché
ti sto aspettando

se ti dico che ti amo
non mi importa
dove stai guardando
io so che lo vedi
se le parole non sono mai bastate
perché ci vorrebbero mille alfabeti e un centinaio di dizionari
per dire di te
e anche se a volte
mi sembra di essere finito nel testo di una canzone di ramazzotti
vorrei sentirti ridere
la tua risata è la primavera che inonda la terra
è l'estate che scalda
è l'inverno dei miei pensieri
malinconici
è l'autunno
è che sei andata via.

è una poesia la mia vita
non c'è mai stato
abbastanza tempo
per cantare la tua bellezza
e il mondo mi ha sempre interrotto
quel vigliacco
invidioso
e fottuto bastardo

lasciami almeno dire
che t'amo
e che forse basta un secondo
con te
soltanto più uno
per dirmi poeta
per dirti musa
e alanis morisette può urlare finché vuole
e pure suonare il flauto
tanto io non ho altre canzoni
dai tuoi occhi in poi

(ania, se tu fossi un paesaggio saresti la normandia d'estate)

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