sono due settimane che non vedo ania.
emma non mi ha risposto.
reggere una telefonata con ania è diventato come cercare
di correre immersi nelle sabbie mobili fino alle vertebre cervicali.
e più ti muovi più velocemente vai a fondo.
ho gettato il mio sguardo deluso
stasera
con tutto il suo peso
di misericordia
sulle persone che amo
e ne ho tratto
un polline di stanchezza
una massa deforme
di parole e istinti di dominanza
e c'era tanta di quella buona musica
e dolce
che non ce l'ho fatta
a non darmi per disperato.
l'amore è come impostare nel lettore cd la riproduzione
casuale dei brani e aspettarsi che lo stereo scelga di farci ascoltare
sempre la stessa canzone nostra preferita.
è così l'amore.
ho smesso di tenere puliti i miei occhiali da astigmatico, giusto
per ricordarmi che il mondo non è poi così limpido
come vuol farmi credere.
penso a tutte le bugie che mi hai raccontato, ania. le bugie
a forma di cuore. così le ho battezzate.
il mio nonno angelo fumava la pipa. varie miscele di tabacchi che
chissà come si procurava. una volta mi vide affranto e mi
disse, spipettando: "ricorda solo che il cuore è un
muscolo involontario".
per oggi sono stato abbastanza sdolcinato?
e mentre paolo conte mi canta "blue tango" decido che
è ora di farsi la doccia e uscire di casa.
(dimmi che mi ami ania, e io farò capriole e capitomboli)
quel che ho bevuto oggi: niente.
la frasedelgiorno è:
"Chi mi difenderà dal tuo bel volto?"
(Michelangelo Buonarroti)
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