sogno di raccontarti un sogno, ania
in cui mi chiedono se voglio accompagnare
la tua anima in paradiso
e ti vedo ridere piangendo
sai
come quando piove con il sole
emma non mi risponde. devo chiamarla? che ne dite?
c'è un filo sottile che lega i nostri cuori e i nostri intenti
così poco vicini ai dolori e agli incensi
di pensieri benedetti e primule rossastre e furori poi ristretti
rompimi gli argini dell'immediatezza, ania,
se sai cosa vuol dire...
volete sapere come si fa quando si è innamorati cotti fatti
e finiti di una che non ne vuole sapere? si fa che si sta male,
si sta male e basta, e non c'è ricetta, non c'è pozione,
non c'è verso di trovare un sollievo anche solo piccolino,
quando poi non si riesce neppure a stare senza vederla, quando le
vite ci si incrociano e tu continui a frequentarla. ma, insomma,
è meglio far provvista di buona musica malinconica, da sciropparsi,
soprattutto la sera, soprattutto la sera che viene il buio e la
solitudine diventa un ago, una spina, una freccia, un palodellaoluce
conficcato nel cuore, che pusillanime sta morendo di stenti.
ci vuole buona musica e buon vino, e un buon amico a cui confidare
il tutto.
ed ecco che mi chiama bertrando. lui ha questo potere magico di
chiamarmi sempre quando ne ho bisogno. me ne scapperei per il mondo
con bertrando. potrei lasciare tutto e partire per qualunque destinazione,
con lui. perché no? ha un solo difetto, bertrando: mi fa
la predica perché bevo troppo.
E ci sarà ancora
il mio vecchio cuore
a farmi compagnia
lui e la mia fischetta
di gin e
malinconia
e berrò un poco
da
questa
e un po' da quello
ma ci sarà il mio vecchio cuore
a rendere tutto bello
tutto leggero e delicato
tutto forse rosso
sangue
e avrò bevuto
e la mia fischetta sarà vuota
ma il mio cuore no.
sono troppo poeta oggi. basta così, va.
quel che ho bevuto oggi: mia madre mi ha regalato 24 bottigliette
di acqua brillante. che non è la tonica, ma... con l'aggiunta
della giusta quantità di gin... il procedimento alchemico
è compiuto.
la frasedelgiorno è:
"Le cose, una volta accadute, riesco sempre
a vederle per quello che sono - il passato lo padroneggio niente
male. E' il presente che non capisco." (Nick Hornby, Alta
fedeltà)
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