an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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ieri sera sono uscito con daria. siamo andati a un concerto jazz. ci ho incontrato la gente più improbabile, tipo una mia ex-compagna di università un po' svitata ma simpatica da morire. ci siamo scambiati gli indirizzi di posta elettronica e via.
il jazz: ho deciso: non mi interessa. è un mio limite. magari fra diec'anni ribusserò alla sua porta.
il jazz è come l'ulysse di joyce, per me, il jazz.
comunque, a parte tutto il jazz che pulsava dai muri del locale, io ero lì più che altro per incrociare le gambe con daria, sotto il tavolo, per sentire un poco di contatto, fisico. ed è stato molto bello. c'era del calore tra di noi.
io non sono innamorato di daria (l'avrete ben capito di chi sono innamorato no?). ma daria è una di quelle amiche che sono innamorate di te da sempre, ma non l'hanno mai ammesso, nemmeno con loro stesse, nemmeno con le loro amiche intime. capita allora che prima o poi si faccia del sesso con codeste amiche. così poi il sesso rovina l'amicizia e potrei continuare per ore con i luoghi comuni e tutto quanto.

comunque ieri non abbiamo fatto sesso, se proprio volete saperlo.

peccato.

domani daria viene da me e ci vediamo "il gladiatore" in videocassetta. poi vi racconto.

"quando noi si stava insieme
era vento ed era fuga
erano fogli agitati e perduti
e tu mi prendevi per bambino
come non dovessi crescere mai

ora ho qualcuno che si prende cura di me
ha il mio nome sopra il cuore
e lo so
   lo so
  l'amore perduto
    la tua vita
è un tale peccato

perché io un altro amore lo trovo
  facile
prova a pensarci
come tutte le volte che mi hai detto
       non capisco

non penserai mica di aver visto
  il meglio
    di me
 non ci hai manco mai provato

ho smesso di dormire
  ma ti sogno ancora"

(libera traduzione da "in demand" dei texas)

quando il dolore finisce (perché il dolore finisce, prima o poi, e chiunque sostenga il contrario non ha proprio tutte le rotelle a posto) in genere, quando è proprio finito, e ripenso al dolore che ho passato, insomma, ci ripenso e mi sento uno stupido. così, poi, in genere, mi scappa da ridere.

oggi, con i bambini, ci siamo fatti un mare di risate. ci sono dei bambini che io li guardo e mi scappa da ridere. a loro piace quando io rompo le regole, calpesto i ruoli, faccio lo scemo con loro. mi guardano con gli occhi più illuminati, probabilmente pensano ma allora è umano. i bambini mi tirano su tantissimo. i bambini ti tengono al mondo. bene.

a parte tutto, vi informo che emma non mi ha ancora risposto.

quel che ho bevuto oggi: mezzo litro di dolcetto a pranzo, vari gin e acqua brillante. non mi diventerò mica un bravo ragazzo?

la frasedelgiorno è:

"Se adesso quando hai bisogno di un esperto di figa lo trovi innamorato, pensavo, io non so più dove andremo a finire, pensavo." (Paolo Nori, Spinoza)

(ania, dove sei?)

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