an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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e siccome ho voglia di poesia, non sto a pensarci su più di tanto: me la fabbrico io, pressapochista che non sono altro.

il poeta è un guardone / che spia le parole / mentre fanno l'amore

curiosare fra i ricordi
e vedermeli poi lì davanti
all'improvviso di ritorno
come da un lungo viaggio
e capire che non cambia mai
il tuo cuore
è come quei vecchi orologi di una volta
che segnano un tempo tutto loro
un tempo in mezzo al tempo.
è che quelli come me
noi si nasce con un cuore già invecchiato
e tutta la vita passata ad accumular ricordi
per poi posarli in un angolo
e dimenticarli.

ania, quanta poesia c'è nella tua vita?

quel che ho bevuto oggi: mi sono bevuto il cervello oggi. ecco. contenti?

contro cosa ho sbattutto la testa oggi: il muro del mio bagno. l'ho sbattuta e risbattuta. mi sono fatto male. in ogni caso
                                                              mi faceva più male
                                                                                 qualcos'altro.

la frasedelgiorno è:

"Soltanto la poesia - l'ho imparato terribilmente, lo so - la poesia sola può recuperare l'uomo, persino quando ogni occhio s'accorge, per l'accumularsi delle disgrazie, che la natura domina la ragione e che l'uomo è molto meno regolato dalla propria opera che non sia alla mercé dell'Elemento." (Giuseppe Ungaretti)

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