condom farcito su pisello a u

winter is coming
e io me ne sto al freddo
a prender il freddo dell’aria gelida del nord

per dire all’una in velociclo ho preso chicchi dal cielo grigio
un misto grandine neve mai visto
e ora è notte e me sto sul balcone ghiacciato
con la giacca aperta apposta
per cercar di tenere insieme
i pezzi del mio cuore alla malora

so no se funzionerà

con le mani riesco appena a girar sigarette
che si sfaldano per la condensa sui baffi
e la malafattura dovuta alle dita tremanti

con la testa coperta dal cappello da poeta
non riesco a scriver parole decenti
mi tremano anche i denti
e ascolto a ripetizione sempre la stessa canzone
che non dirò

ho scoperto che dopo un po’ ci si abitua al freddo
m’ho niente da bere, tranne un fondo di martini rosso
che non mi fa niente, nemmanco lo bevessi mosso
da un sacro fuoco, ma in fondo è poco

ho fatto una spesa online, per soddisfar i bisogni primari
 trinitarii
e un’intelligenza artificiale m’ha detto che son stupido
sì, ma tu lo sai fare questo?
 (mimo una cosa col piede)
tu sai sfondarti di grandi negri?
tu sai inventarti la parola grandi negri?
e allora vedi che non sei poi così intelligente
 cara la mia artificiale

va bene, sfondarsi di negroni puó sembrare una mossa
 particolarmente non intelligente
ma guardiamola dal punto di vista dei baristi
a loro convengono i clienti come me
 quelli chè non ne hanno mai a basta
  quelli che sopravvivono alla notte più buia

guardiamola dal punto di vista del negroni
che ha un solo scopo nella vita:
 esser bevuto
e io ti bevo amico mio
oh se ti bevo
ti bevo e poi chiedo al barista di clonarti
e ti ribevo
ti ribevo finchè ho la forza per alzare il bicchiere
 polveroso di arancia
  odoroso di ginepri

da giovane leggevo foscolo
adesso se solo foscolo fosse liquido
me lo berrei accanto al grandi negri
per sentirne la potenza
per ammalarmi d’amore
e uccidermi di parole
congelato sul balcone con la giacca aperta
per arrestare quel cuore sfinito di botte
in bilico, sempr’in bilico,
di tra una casa certa e due occhi di notte

goldone offeso su membro svilito

e non sprechiamo questa ciucca
scriviamo qualcosa
ma cosa?
il fumo mi va tra le narici
e mi dà fastidio
ammettolo
meno di un tampone più di un ditone

ho i baffi troppo lunghi
e quando bevo poi partono le droplets di negroni
che finiscono sulla tastiera rendendola tutta appicccosa
soprattutto la esse, mai saputo perché

ho i capelli troppo lunghi
ma stanno come piace a me
e non li taglio ancora
fumo troppo anche per i miei gusti
ma è che son chius’ in casa
e non ho altro da fare se non improvvisare

mi manchi com’avessi un organo in meno
e niente lista per il trapianto
mi manchi come le lasagne di mia nonna
mi manchi come una canzone di nick cave
mi manchi come le ruote all’auto
senza non vado da nessuna parte
mi manchi come all’agnolotto il ripieno
mi manchi come alla i minuscola il puntino
mi manchi come al doposbronza l’aspirina
mi manchi come al bagno l’acqua calda
mi manchi come andare al mare
mi manchi come ai pesci l’acqua
mi manchi come all’ape il fiore
è una questione di sopravvivenza

fra cent’anni gli uomini parleranno della pandemia di covid-19
come noi oggi parliamo della spagnola
una tecnica sessuale che fa un uso smodato delle tette

contraccettivo pieno su pene molle

io ti amo come non ci fosse un domani
ti amo adesso ti amo in questo momento
ti amo al presente
ma anche al futuro e al passato e al congiuntivo trapassato
ti amo in tutte le declinazioni
ti amo in tutte le congiunzioni
ti amo quando ti congiungi con me

ti amo a perdifiato
a rotta di collo
a mano sul culo
a occhio di bue
a gomito del tennista
a tutta birra
a settimo cielo

ti amo a fagiolo
a braccio
a bomba
a briglia sciolta
a bruciapelo
a capocchia
a casaccio
a cavalcioni
a putacaso
a colpo d’occhio
a conti fatti
a gambe levate
a gonfie vele

ti amo a iosa
a macchia di leopardo
a manetta
a menadito
a pancia all’aria
a perdifiato
a ragion veduta
a rompicollo
a sbafo
a scanso di equivoci
a spizzichi e bocconi
a tastoni
a tratti
a tu per tu
a vanvera

ti amo
alla bell’e meglio
alla bersagliera
alla chetichella
alla rinfusa
alla spicciolata
alla sprovvista
di punto in bianco
di riffa o di raffa

ti amo con la coda dell’occhio
con il ginocchio della lavandaia
con un diavolo per capello

ti amo di santa ragione
di sottecchi di soppiatto di straforo
ti amo per dispetto
per filo e per segno
ti amo sottobanco
ti amo sul più bello

ti amo alla fin fine
a più non posso