è tornato bertrando ed è passato a trovarmi, tanto
ha le chiavi di casa mia. mi ha trovato con la barba e l'odore di
quattro giorni tappato in casa, riverso sul pavimento per i crampi
allo stomaco, due strisce di lacrime secche agli angoli degli occhi,
più morticiattolo che vivo.
mi ha chiesto, come recitasse una litania: "cosa ti stai facendo?
cosa ti stai facendo? cosa ti stai facendo?"
"cerco di accelerare il naturale processo di disfacimento della
mia vita. perché, a te che sembra?"
"tirati su, coglione"
non gli faccio manco più pena. però si preoccupa
per me, bertrando.
"com'è che sei ridotto così?"
"ti ho detto, no?, che ho i crampi allo stomaco"
"amore o gastrite?"
"gastrite e... ehm..."
"e?"
"e mi manca ania"
"ecco, lo sapevo"
"senti, adesso, lo so che tu stai per farmi la predica sulla
tempesta ormonale e tutte quelle balle lì che non è
amore ma immaginazione e attaccamento alle abitudini. ma, dico io,
se anche fosse, perché dovrebbe essere così terribile?
dico io, restituiamo dignità alle tempeste ormonali e allo
sniffo della colla dell'abitudine"
"senti..."
"ok, se proprio vuoi, d'ora in poi ti fornirò il bollettino
meteorologico dei miei ormoni. oggi, uragano. verso sera
si prevede un miglioramento, dovuto all'allontanarsi della perturbazione
bionda. al sud, precipitazioni e scarichi di ormoni."
"certo che a te... manco l'ingegneria genetica ti rimette a
posto"
preghiera: mi trovi una donna a cui poter dire "innamòrati
di me"?
brindiamo: non dovrei, ma vorrei, se non puoi...
la frasedelgiorno è:
dove sono finiti
quei tempi gloriosi
che potevi dire a una donna
"danza per me"?
dove sono finiti, eh?
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