qualcuno mi ha scritto e mi ha chiesto che fine ha fatto emma.
ma io chenneso? posso solo divertirmi ad immaginare scenari. (ricordatemi
di farlo)
sarà che oggi mi son svegliato salutista, ma sono le quattro
del pomeriggio (è il mio giorno libero) e non ho ancora bevuto.
ridendo e scherzando sto al terzo yogurt.
se devo proprio proprio essere sincero sincero, mi manca un poco
ania. è come se mi dicessi, tanto per parodiare un poetastro,
una cosa tipo: ho preso la mia vita e ne ho fatto un puzzle, ma
porca puttana in ogni pezzetto c'è lei. in ogni caso, non
c'è un cazzo da fare: non riesco a guardarlo tutto insieme,
il quadro della mia vita.
mi telefona bertrando:
"novità?"
"niente di strutturale"
una giornata al cesso: sono stato al cesso la maggior parte di
questa giornata. al cesso ho letto, al cesso ho mangiato, al cesso
ho acceso un cero...
ero al cesso, seduto sul sedile della tazza del cesso, per essere
precisi, senza fare nulla di particolare. filosofavo, più
che altro, e riflettevo oltre che la mia immagine nello specchio
del cesso, anche su quella cosa, riflettevo. ero sfinito e stupefatto.
al cesso ho scopato. ah, sì, perché non sono mica
scemo. la rossa dell'altro giorno non stava piangendo: gli occhi
rossi erano dovuti ad un problema con le lenti a contatto. mi sorrideva
perché pensava fossi un'altra persona, uno di sua conoscenza.
chiarito l'equivoco ci siamo scambiati i numeri di telefono e oggi
è passata a trovarmi.
e dire che non ho un cesso molto grande.
preghiera: abbi cura di tutti noi.
la frasedelgiorno è:
"Al mio segnale scatenate l'inferno"
(Massimo Decimo Meridio, Comandante della Legione del Nord, Generale
del...,
ne Il gladiatore di Ridley Scott)
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