oggi marie mi è arrivata in casa e io l'ho accolta con la
seguente battuta: "ti diffido dal rompermi il cazzo".
lei mi ha guardato con tanto d'occhi e stava già per dare
in escandescenze quando il suo telefonino ha squillato. ha risposto
andandosene in camera sua. evidentemente chiunque ha la priorità
su una discussione idiota con me.
tantovale.
ho sognato.
ho sognato il suo corpo nudo, sorgere scultoreo dal mare, nella
luce lunare di una notte d'estate. un attimo che sarà duro
da cancellare nella mia memoria visiva (per certe cose la mia memoria
visiva è meglio della carta kodak). lei era, nel sogno,
la seconda ragazza di cui mi ero innamorato, essendone già
però di un'altra (io sulle faccende d'amore non mi risparmio).
nel buio sentivo la presenza di una processione incipiente. e in
mezzo a tutto quel quel pretume abbassai lo sguardo e trovai, come
ad aspettarmi, una moneta da 500 lire. la raccolsi e su una faccia
della moneta c'era il faccione di bertrando, in uno sguardo come
di tango, e finisce che mi dice: "ma noi, quell'odore di ferraglia,
noi non ce lo toglieremo più".
sulla spiaggia infine c'era capossela che cantava camminante
col pianoforte a coda aperto su un mare di pubblico e un bicchiere
da cocktail con tanto di ombrellino.
preghiera: fammi cartografo di me stesso, mettimi a studiare
la geografia dell'anima mia...
teorema: pare che la morale di questo inizio millennio sia
che per essere almeno un pelo interessanti si debba essere almeno
un pelo ricchioni... (qualcuno di voi cialtroni
avrebbe voglia di mandarmene una dimostrazione?)
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