oggi mi son messo a riprogettare la mia vita. ma che volete che
vi dica, posso anche inventarmi tutti i progetti di questo mondo,
ma come mi piaceva la vita con ania... maledettamente. sapete,
è come dover ordinare la pizza che non ti piace di
più sperando che sia buona uguale a quella tua preferita,
ma lo sai che non è così, è che vorresti ordinare
sempre quella stupenda tonno-gorgo-cipolle anche se non la fanno
più, e ti accontenti della tonno-cipolle o della gorgo-cipolle
o della tonno-gorgo, che son buone anche quelle, ma la tonno-gorgo-cipolle
ragazzi miei...
è che fare l'amore con ania mi faceva venire in mente, invariabilmente,
un pensiero del tipo "eccomi a casa", mi faceva
venire sempre in mente una canzone di vecchioni:
casa dolce casa mia
dove passa qualcuno e fa l'amore
io cantavo e tu restavi ad ascoltare
casa dolce casa mia
non ricordo nemmeno più chi sei
io che ti camminavo al buio senza lei
(è quella in cui vecchioni dice "nessuna
donna può fermare quelli fatti come noi, my darling, volto
il cavallo, addio per sempre nel tramonto, non pensarmi più...")
(è quella di "ed io con i fiori in
una mano e dentro l'altra sempre la bottiglia...")
queste mie mani
hanno forse esaurito la loro provvista
di tenerezza
queste mie mani sudate
di sogni del passato
queste
mie mani
capovolte
d'amore
per lei
sono tre settimane che non vado a lezione di tango.
e anche questa settimana salterò. e emma non mi ha risposto,
quindi giuro che: o è l'ultima volta che ve lo dico, oppure
la chiamo.
mi telefona bertrando:
"come stai?"
"sto bene e male come al solito"
"cosa c'è?"
"cosa c'è??? come cosa c'é? c'è che volevo
mettere un po' di ordine nella mia vita, per una volta che volevo
mettere un po' di ordine nella mia vita, e invece sono più
incasinato di prima. ecco cosa c'è"
"..." (bravo bertrando che mi lasci sfogare)
"c'è che comincio a pensare che lo sarò sempre"
"cosa?"
"incasinato"
"oh, dai, adesso, stai parlando come dentro a un film"
gesù.
"è che mi sembra di viaggiare come su un treno e mi
sembra che devo aspettare di essere al capolinea per sapere se ho
preso il treno giusto o anche solo per dove ho fatto il biglietto"
"ok, parli proprio come dentro a un film. di serie b. piuttosto,
l'hai rivista ania?"
"seh" (ve l'avevo accennato? no?)
"e come è andata?"
"boh, così, sai mi ha detto che non mi ama"
"e tu cosa hai fatto?"
"le ho messo una mano sulla tetta"
sacripante.
quel che ho bevuto oggi: 4 ceres. che buone!
limoncello e mirto di sardegna dopo cena. che buoni!
brindiamo: alla figa! (eccheccavolo!)
la frasedelgiorno è:
"Vorrei dirti sempre che t'amo
ma non quando è facile
oppure
le braccia conserte
si guarda quel muro davanti
si ascolta il rumore
vorrei lo sapessi
non sono il migliore
ho un patto con gli anni
cavalco
ho paura
mi tengo da sempre una mano sul petto
dovesse mai smettere
ascolta
di battermi il cuore"
(Roberto Vecchioni, in Il grande sogno)
|