an arsenio bravuomo production 2002 - corretta infine il 17.09.2002

daccapo oppure parlami

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nella mia stanza aleggia ancora l'odore acre di una sega appena fatta e finita. nella mia mente non scorrono pensieri, ma trame e letteratura, che neppure questa giornata grigia e piena di emicrania riuscirà a infangare. mi ritrovo smarrito, anche oggi. sto bevendo una poltiglia di ghiaccio, gin, martini bianco e doppio ginger, in un bicchierone di plastica sponsorizzato bosford gin, con tatuate sopra le parti per long island ice, gin&cola, tom collins, red flag, perfect lady e around the world. su casetta mia c'è un tetto di nuvole biancastre, fitte e tristi e la gru gialla qualche isolato da qui si sta dando una mossa per costruire un palazzo nuovo, sopra il cimitero di quello che una volta era il ferramiù del quartiere. mi vien da pensare a quando mia nonna diceva "qui una volta era tutto prati", c'era solo casetta mia, e arrivava solo al secondo piano. ora vi scrivo dal quinto, non senza affliggermi per il povero ultimo brandello di terreno non costruito qui intorno, che va a sparire. se me lo fanno più di cinque piani mi va a far sparire il colle della maddalena. e oltre a quello non è che la vista, da qui, offra poi molto altro.
mi sono appena fatto una sega, davanti alla mia collezione di jpeg scaricate in giro dai free-tour vari sui siti porno. con la mia solita mania da informatico di terz'ordine (sempre stato un informatico di terz'ordine, io, e un amante di quart'ordine, e un ingrato di prim'ordine, e uno scrittore di seconda mano, ma un amico di prima scelta, io), le ho pure simpaticamente catalogate: dalla cartella ammucchi, si può sbirciare quella hogtied, per sconfinare poi nella rinomata latte! un giorno gli psicologi disegneranno il profilo personale di una persona solo esaminando come hai organizzato la tua cartella documenti sull'hard-disk. anzi, probabilmente ci saranno dei programmi a farlo per loro. e gli psicologi, tanto per cambiare, ne sbaglieranno l'interpretazione...

raspandomi a più non posso, c'ho provato a bere acqua, invece di una mistura che mi è venuta fuori rivoltante (ghiaccio, tequila e lemonsoda), ma devo aver sviluppato una specie di intolleranza all'acqua. la cosa meno alcolica che riesco a bere è il vino. tra qualche mese finirà che mi metterò a pisciare direttamente barbera...

ma non fatevi ingannare da queste mie parole: non cadrò vittima dell'alcol che inghiotto: sono scrittore anche da ciucco, per la miseria, brutti bastardi.
datemi un pennarellone che vi imbratto da capo a piedi...

mi sento disordinato
sciatto e senza senso

ti cerco me stesso
già a quest'ora
fresca
del mattino.

brindiamo: sì.

la frasedelgiorno è:

arrivi a un punto in cui non hai più bisogno del bicchiere: tracanni direttamente dalla bottiglia.

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