nella mia stanza aleggia ancora l'odore acre di una sega appena
fatta e finita. nella mia mente non scorrono pensieri, ma trame
e letteratura, che neppure questa giornata grigia e piena di emicrania
riuscirà a infangare. mi ritrovo smarrito, anche oggi. sto
bevendo una poltiglia di ghiaccio, gin, martini bianco e doppio
ginger, in un bicchierone di plastica sponsorizzato bosford gin,
con tatuate sopra le parti per long island ice, gin&cola,
tom collins, red flag, perfect lady e around
the world. su casetta mia c'è un tetto di nuvole biancastre,
fitte e tristi e la gru gialla qualche isolato da qui si sta dando
una mossa per costruire un palazzo nuovo, sopra il cimitero di quello
che una volta era il ferramiù del quartiere. mi vien
da pensare a quando mia nonna diceva "qui una volta era tutto
prati", c'era solo casetta mia, e arrivava solo al secondo
piano. ora vi scrivo dal quinto, non senza affliggermi per il povero
ultimo brandello di terreno non costruito qui intorno, che va a
sparire. se me lo fanno più di cinque piani mi va a far sparire
il colle della maddalena. e oltre a quello non è che la vista,
da qui, offra poi molto altro.
mi sono appena fatto una sega, davanti alla mia collezione di jpeg
scaricate in giro dai free-tour vari sui siti porno. con
la mia solita mania da informatico di terz'ordine (sempre stato
un informatico di terz'ordine, io, e un amante di quart'ordine,
e un ingrato di prim'ordine, e uno scrittore di seconda mano, ma
un amico di prima scelta, io), le ho pure simpaticamente catalogate:
dalla cartella ammucchi, si può sbirciare quella hogtied,
per sconfinare poi nella rinomata latte! un giorno gli psicologi
disegneranno il profilo personale di una persona solo esaminando
come hai organizzato la tua cartella documenti sull'hard-disk.
anzi, probabilmente ci saranno dei programmi a farlo per loro. e
gli psicologi, tanto per cambiare, ne sbaglieranno l'interpretazione...
raspandomi a più non posso, c'ho provato a bere acqua, invece
di una mistura che mi è venuta fuori rivoltante (ghiaccio,
tequila e lemonsoda), ma devo aver sviluppato una specie di intolleranza
all'acqua. la cosa meno alcolica che riesco a bere è il vino.
tra qualche mese finirà che mi metterò a pisciare
direttamente barbera...
ma non fatevi ingannare da queste mie parole: non cadrò
vittima dell'alcol che inghiotto: sono scrittore anche da ciucco,
per la miseria, brutti bastardi.
datemi un pennarellone che vi imbratto da capo a piedi...
mi sento disordinato
sciatto e senza senso
ti cerco me stesso
già a quest'ora
fresca
del mattino.
brindiamo: sì.
la frasedelgiorno è:
arrivi a un punto in cui non hai più bisogno
del bicchiere: tracanni direttamente dalla bottiglia.
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