e siccome ho voglia di poesia, non sto a pensarci su più
di tanto: me la fabbrico io, pressapochista che non sono altro.
il poeta è un guardone / che spia le parole / mentre
fanno l'amore
curiosare fra i ricordi
e vedermeli poi lì davanti
all'improvviso di ritorno
come da un lungo viaggio
e capire che non cambia mai
il tuo cuore
è come quei vecchi orologi di una volta
che segnano un tempo tutto loro
un tempo in mezzo al tempo.
è che quelli come me
noi si nasce con un cuore già invecchiato
e tutta la vita passata ad accumular ricordi
per poi posarli in un angolo
e dimenticarli.
ania, quanta poesia c'è nella tua vita?
quel che ho bevuto oggi: mi sono bevuto il cervello oggi.
ecco. contenti?
contro cosa ho sbattutto la testa oggi: il muro del mio
bagno. l'ho sbattuta e risbattuta. mi sono fatto male. in ogni caso
mi faceva più male
qualcos'altro.
la frasedelgiorno è:
"Soltanto la poesia - l'ho imparato terribilmente,
lo so - la poesia sola può recuperare l'uomo, persino quando ogni
occhio s'accorge, per l'accumularsi delle disgrazie, che la natura
domina la ragione e che l'uomo è molto meno regolato dalla propria
opera che non sia alla mercé dell'Elemento." (Giuseppe Ungaretti)
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