2.2

"Bette Midler e io avevamo un cavallo in comproprietà: Lerciume."
(Krusty il klown)

arrivo a casa strafatto, di lavoro, e addento una sottiletta fresca di frigo. mi scolo mezzo litro di lambrusco di modena a buon mercato mentre affetto un salame ricevuto in dono dalla mia mamma, e penso a tutto quel che farei al bastardo che mi ha vandalizzato lo scooter, spaccandomi frecce, fanalini e un pezzo di carena. quel bastardo.

perché sì,
eh già,
ieri sera mi son ritrovato con lo scooter vandalizzato
mi son ritrovato con lo scooter umiliato
a pezzi
i pezzi sparsi sul marciapiede
e lui lungo disteso
svenuto
al buio di quella strada percorsa da bastardi
da bastardi
e l'ho solo raccolto e acceso
è partito
siam tornati a casa
feriti
tutti e due
un po' sanguinanti nel cuore e un po' no
ma eravamo ancora insieme
io e lo scooter mio

oggi gli ho poi messo un cerotto
giusto per coprire i buchi

e non riusciranno a rovinarmi la giornata, quel porci ignoti bastardi. non rovineranno la mia giornata, anche se non era una giornata di quelle speciali, anche se era una giornata qualunque, solo un po' più faticosa delle altre.

non riusciranno a metter dei bastoni fra le ruote del mio coso, quello con la trama, e me, che son qui a scriverlo, non ci riusciranno. anche perché ora son qui tutto orgoglioso per aver scovato una trama possibile, che vi racconto ora, propio.
ve la dico.
ora.
sarebbe che ci sarei io che son uno che dice sempre pane al pane, vino al vino (più vino al vino). e tutta questa schiettezza, ovviamente, mi mette nei guai.

suona il campanello.
ma suona, il campanello. figurarsi se si può fare un discorso da cima a fondo. rispondo al citofono ed è bertrando che mi chiede se può salire. guardo anna praticamente svenuta sul mio divano, nuda sotto il piumone, a causa dell'aver praticato autoerotismo a raffica, e dico a bertrando: "sì, ma prenditela comoda".
capovolgo anna da sotto il mio piumone e ne contemplo per un attimo il biancore della pelle, pallida. non credo si renda conto, nè di dove si trova, nè in che stato sia. dico solo: "ci sono visite", e mi rimetto di fronte al monitor a scrivere, capolavori immortali, certo.

(anna si riprende, ma non del tutto, e dice che ho alcune sfumature. non: molte. alcune. dice anna. e dice che mangio sempre pizza surgelata, io. che mangio sempre pizza, surgelata. dice che devo uscire dal tunnel della pizza surgelata. sì, certo, mangerò pure sempre pizza surgelata, ma ci metto sopra ogni sera cose diverse: a volte pesto genovese, a volte olive e sottilette, oppure burro e basta, o mortadella, o aglio sminuzzato, o cipolle rosse, o tonno e sottilette, o wurstel e cacao, o tonno e maionese...
e anna dice anche che sono un cazzone enorme. la parola cazzone non le s'addice, dico io. si sta volgarizzando anna, da quando mi frequenta. e certo si masturba di più)

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