3.1
"sembra talco ma non é / serve a darti l'allegrìììa"
(coretto propiziatorio di "Pollon combina guai")
non so se vi siet'accorti, ma il coso, il romanzo con la trama, non procede.
vorrei vedere voi.
io in questo momento sarei tipo impegnato a dare una ripulita alla mia
vita. non vi nascondo
certe preoccupazioni che mi assillano, ma sono perfettamente consapevole
del fatto che non ci sarà mai un periodo della mia vita (e della
vostra, chevvi credete?) tutto vuoto di preoccupazioni, pianti o alti
guai. il bello è sapere di avere sempre una canzone da ascoltare,
in qualche modo, il bello è sapere che il sole c'è, lassù
da qualche parte, s'è temporaneamente nascosto sopra le nuvole.
comunque, per combinare qualcosa, adesso come adesso, sarebbe da averci sottomano contemporaneamente il talco di pollon, la pozione di panoramix, la pietra filosofale di harry potter e le tette di jamie lee curtis... per combinar qualcosa, adesso come adesso...
allora chiamo anna e le dico: "son arrivato a casa adesso, merdaschìfa... sì, lo so ben che son le setteemmezza... e, checcazzo, son propio stufo di lavorare tutti i giorni fino a 'st'ora ingrata, per me, e... lo so, lo so... adesso, tra che mi faccio una sega, mangio, mi ricompongo un attimo, son le dieci e..." mi interrompe con non so quale scusa, parlando non so di cosa, mica la sto a sentire, anna, e finisco la telefonata imbastendo il mio tono più sardonico possibile "sì, ma ce la faccio per le dieci, sì, al pub irlandese, sì... e sì, prometto di non mangiarla, la cipolla, sì, prometto..."
metto salamini piccanti marca beretta e aglio secco a scaglie marca cannamela sulla pizza surgelata, buitoni naturalmente.
casa_coppino, poi un giorno di questi ve la presento per bene, con le descrizioni e tutto, i profli dei personaggi, i loro problemi e quel che si dicono, guardoni ficcanaso che non siete altro.
per intanto, io stasera esco con anna. mi sento che la serata promette bene. magari riusciamo a tirarci fuori un bel soffocone.
(non dovete badare al cantante, non dovete sparare al pianista, dovete immaginare lo scrittore, non più chino sui fogli, non più sporco di inchiostro, niente calli alle dita, niente baffi alla bersagliera, ma non immaginatelo ch'è meglio)