3.6
"non possiamo sposarci. siamo una generazione cresciuta
dalle donne. mi chiedo se un'altra donna è veramente la risposta
che ci serve"
(bradd pitt, a un certo punto in"fight club")
bevo solo.
c'è chi dice che si è all'ultimo stadio, tipo come essere
alla frutta propio, quando uno fa che bere anche da solo.
bevo da solo.
c'è odore di sborra e di fredda neve in casa mia, casetta mia, ma è solo che mi sento solo e ci son ancora due bollette da pagare, di cui una in protesto, niente più soldi sul cellulare e soprattutto non mi vien in mente niente da scrivere. non ho il coraggio di guardare quanti soldi ho sul conto corrente. corrente. conto. corrente. cioé che corre e se ne va.
ho fatto che spostare tutti i mobili quest'oggi, giornata importante, giornata ignorante, giornata che mi veniva da sudare nonostante i meno sette gradi centigradi di temperatura esterna di questa parte del pianeta terra del cazzo, e scusate il turpiloquio, sempreché sappiate cosa vuol dire, turpiloquio.
bollette da pagare
bollette da pagare
bollette da pagare
bollette da pagare
bollette da pagare
bollette da pagare
vendevano il whisky con lo sconto, ne ho presa una bottiglia... whisky con lo sconto...
io, sempre stato uno che aveva niente da dire. in aggiunta, la voce di uno scrittore morto e sepolto, di cui io son il medium nell'aldiquà, mi ha dettato, ridendo, che al giorno d'oggi scrivere storie si è fatto piuttosto complicato, visto che è già stato scritto tutto, e nelle lingue più disparate. e ha calcato quel piuttosto. mi ha detto anche che d'ora in avanti mi detterà solo più storie intraducibili in altri linguaggi della comunicazione, cioé niente sceneggiature, fumetti, cd-rom. ah, nel caso la cosa vi dispiaccia, affittatevi una videocassetta.
consideravo.
ci sto bene in cima a casetta mia. propio.
a casa_coppino, ci sto propio bene.
sposto i mobili di casetta mia e penso che c'è chi dice non ci
si possa progettare una casa da zero pensandola come un locale bar. con
un bar in locale. con un bar sempre rifornito insomma, e soprattutto
la macchinetta per spillare la birra. e io invece faccio così.
casetta mia diventerà un locale, diventerà il locale dove
io sarò quello che somministra alcolici e bevande, quello che
accetta burbero le confessioni di tutti. dicesi barista.
e per prima cosa preparerò un cartello con su scritto "non
sparate sul barista"
("ci son uomini più grandi di altri", mi dice il senzatetto nei pressi di casa_coppino, e scrive delle parole nuove su un pezzo di cartone vecchio)