4.2

"bussa, di avanti! e non entrare"
(lo scrisse qualcuno della risma dei surrealisti)

(parte una musica struggente, tipo di sassofono. rumore di pioggia. piove. un uomo zuppo fin nelle ossa in cima a un condominio, tipo casa_coppino, si accascia lentamente pronunciando il suo testamento spirituale. voce fuoricampo)

"io ne ho scritte alcune, di cose, che ragazzini e ragazzine se le segneranno fin sulla smemoranda, e altre, son sicuro, se le scambieranno anche via sms, cosicché tutto quel ch'ho scritto non si perderà poi come lacrime nella pioggia..."

(primo piano al rallentatore dell'uomo che sviene del tutto. stacco sulla bottiglia di gin che si rovescia e il suo prezioso liquido si perde come rivolo nella pioggia, giù per la grondaia.
nero.
vai coi titoli di coda)

idea: allora, all'inizio del romanzo cerco di fare un discorso ma vengo interrotto continuamente (telefono, citofono, rumori dalla strada, mail, ecc.) poi dico: il mio problema più grande è che vengo interrotto continuamente. poi stacco tutto (telefono ecc.) e riprovo a far quel discorso ma scopro che mi interrompo anche da solo. alla fine scrivo: "perché io voglio solo scrivere", visto che tutti mi interrompono sempre.

idea per una trama: io risolvo problemi telefonicamente. ho messo su un'agenzia di risoluzione di problemi. io sto alla base e coordino una squadra di ragazzetti risolutori di problemi che vanno in giro.

idea per una trama: io son sempre ubriaco e i miei 9 alter ego mi vengon a rompere i coglioni a turno, mentre io cerco di scrivere.

idee per il romanzo: scontro fra classi sociali (lui povero, lei ricca), oppure il guardone/spione, oppure investigazione in cerca di qualcosa, oppure biografia di un amico perso, oppure informatica e hackers, oppure teoremi (godel e turing), oppure amicizia, oppure scuola di volo per bambini, oppure il braccio e la mente (uno sta davanti al computer e l'altro fa investigazioni, va dietro alle ragazze, eccetera, un po' cyrano, un po' jeckill e hyde

idea: dobbiamo far scopare il nostro amico sfigato. il tutto lo si viene a sapere alla fine. è tutto un piano segreto, tipo quello del pendolo di foucault, e poi alla fine si scopre che è solo quello l'obiettivo...

idea per un romanzo: racconta del caffè libreria, di come lo pensi e poi lo realizzi e dei vari clienti che capitano, tra casi di omicidi e strampalati e donne e gnomi e personaggi strani, personaggi tratti da romanzi e scrittori che passano a trovarti…

idea per un romanzo: uno studente genio che però non lo fa vedere, perché sa che la scuola è una farsa, e quindi si mostra come studente mediocre e ingenuo e timido e nascosto, quasi invisibile, poi in realtà collabora con riviste prestigiose nei settori scientifici, matematici, letterari, ecc, si introduce nel computer del pentagono.

 

io credo nella potenza del linguaggio. le trame le lascio agli sceneggiatori. e adesso bon. non mi rompete più il cazzo.

(in via po, torino barocca, una vecchia sulla sessantina accovacciata su una seggiolina da campeggio, con una gatta accucciata in una cesta lì vicino, guarda la gente che passa con una smorfia sul volto. porta collant rossi e spessi, e sta scrivendo su un pezzo di cartone "IO E LA MIA GATTA ABBIAMO FAME")

 

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