“il fatto non è rovinarsi la vita oppure no. la vita, prima o poi, vi si rovinerà comunque. io, di per me, continuo a berne di spòlpafegato, almeno, alla fine, la vita me la sarò rovinata per i fatti miei”

venti7 majjio

volevo solo dire che che l'uomo occidentale post-moderno industrializzato e appena entrato nel nuovo millennio, ha poi più niente per cui dolersi. volevo solo dire che allora questo bel concetto di uomo passa il tempo inventandoseli i motivi per cui dolersi, fabbricandoseli propio. le esemplificazioni le lascio a voi. ecco, solo questo, volevo dire, in soldoni.

venti majjio

vista fleur jaeggy, ieri, al salone del libro, comprato proleterka, copia firmata dall'autrice, sentita parlare, fleur, sentita leggere quel che scrive. accanto a lei un padre francescano, capelli bianchi, barba bianca, di faccia hemingway sputato, solo molto molto molto più noioso...

credo che forse dovrei tagliarmeli, i capelli; certo è uno di quei problemi che attanagliano il mondo, se tagliarmi i capelli o no, lo mettono fra due tenaglie, proprio, 'sto cazzo di mondo...

diciotto majjio

giornata produttiva.
che giornata! averne di giornate così, col negroni che si fa in cinque, sei, sette bicchieri, anche con un amico che torna più no, e un dito mezzo tagliato per incidente... averne di giornate con così tanta musica da poter morire senza pentirsene poi mai...

ma io vi saluto fintanto che son su questa terra, ché ultimamente gli umani eventi van troppo in fretta, e francamente io non so per quanto tempo potremo starcene qui a disquisire su quale marca di caffé comprare...

venerdì 17 maggio

dico che son giorni che sarei lì lì per scrivere ma poi non ce la faccio, per un motivo o per un altro, scegliete voi, e solo oggi, che è venerdì pomeriggio, che vuol dire che ho un paio di giorni che non devo alzarmi la mattina presto, posso squartarmi di birra e negroni, rigorosamente in quest'ordine...
e se paolo nori ne ha fatto un altro dei suoi, di romanzi, si chiama francesca, questo romanzo, einaudi tascabili stile libero, io, per la cronaca, il cd di tricarico, nomato "tricarico", l'ho poi comprato ieri..

anna ha dormito qui da me. abbiam scopato no. però alle tre di notte il mio telefonino ci ha svegliati per un messaggino che diceva che una amica mia vergine (e io d'astrologia ne so un cazzo) s'è poi innamorata...

l'estate è incipiente. o perlomeno i primi caldi. me n'accorgo perché il ghiaccio nel negroni dura molto meno, oggi. (e basta co' 'sti treppuntini)

e quella mongolfiera finta che tengo come lampadario oscilla paurosamente per le finestre aperte da un lato all'altro di casa_coppino...

tipo il 12 maggio

hai vissuto anni e anni costretto in un fottuto buco del cazzo, subendo violenze e torture dai tuoi parenti più prossimi, da amare come te stesso, mangiando merda dalla mattina alla sera, e puoi dirti sfortunato, preso per il culo dal destino, ma sei in buona compagnia, ché tutti quanti noi, gratta gratta, la trattiamo così l'anima nostra...

appena il 6 maggio

non ci riesco di dormire. non posso mettermi a spostare mobili, è notte (spostare mobili mi rilassa). guardo un film, la noia, e un po' mi vien voglia di correre a comprare il libro, un po' no. è notte. solo di notte si può scoprire che raitre trasmette ed wood e che in quel film c'é sarah jessica parker doppiata come una sciacquetta. solo a notte inoltrata si può essere indulgenti con billy crystal che interpreta scappo dalla città (la vita, l'amore, le vacche) e con il distributore che ha tradotto in italiano il titolo originale del film.

quindici aprile

a volte il volume dei miei pensieri è così preponderante che copre i rumori del mondo, quelli soliti, le voci delle persone, le pernacchie delle automobili, il blaterare del vento fra i palazzi.

a me non va bene questo senso che siccome si lavora tutta la settimana allora nel week-end ci si può scamorzare di gioia. io voglio vivere sempre, mica solo durante il week-end...

poi oggi ho avuto da dire con uno, così gli ho detto: "oh, ma tua madre ti ha partorito dal culo?" "cioé?" "cioé sei uno stronzo, propio"

ci son gente che lo vedi dalla faccia che gli puzza l'alito.

sinco de avrìl...

ecco. perché è facile innamorarsi di una donna bellissima. dico io. innamòrati di una ciospa, dico. voglio vederti, te, innamoràrti di una racchiona, coi baffi e il neo con il pelo che spunta. prova te, innamorarti di una così. poi mi dici.

mi son messo, non so perché non so percome, a spedire a tutti gli indirizzi nella mia rubrica di netscape mail foto di ammucchiate porno, lui lui lei (nelle quali però i lui se lo succhiano a vicenda, tra le altre cose), per poi far finta di non esserne consapevole, tipo come fanno i virus che si propagano all'insaputa degli utenti.
c'è chi si diverte così.