un video da un’idea di davide fasolo, che non ringrazierò mai abbastanza.
Categoria: ripostiglio
pezzo che no’ viene
avevo voglia di scrivere un pezzo
ma non mi veniva
un pezzo sullo stare dietro alle femmine
e non provarci
che poi finisci nella friend zone
ed è tutto inutile dopo
dopo
loro pensano che non ti piacciono
loro pensano che sei gay
loro pensano
loro pensano un sacco
loro, le femmine,
pensano, loro
ma niente questo pezzo non mi veniva
è che ultimamente
fumo troppo
vivo a stento
scalfisco la superficie delle cose
praticamente son la polvere
faccio molta cacca
praticamente se mi cerchi in casa
primariamente
fai che guard’ in bagno
le femmine sono belle, hanno le gambe
la notte è mia amica, è bella e ha le gambe
le bicchierate hanno le gambe lunghe come vecchine nel fiore degli anni
non distinguo bene gli animali dalle persone
la musica mi piace
il negroni è mio amico ma niente gambe
le bugie, si sa, ce le hanno corte
il sole fuma troppi bidi indiani
regalati da un venditore di rose a un angolo di strada
la mia pazzia è mia amica
giriamo sotto braccio guardando le cose
io ne ho viste cose, sottobraccio alla mia amica pazzia
che voialtri invece probabilmente pure
ho visto tutte le mie amiche del cuore
fidanzarsi e sparire
fidanzate cercare di spedirmi nei pressi dei bastioni di orione
con parole in rima
e i raggi b, beh no, quelli li ho visti balenare mai
ma sai
ho comprato un anello nero
che mi ricorda tutto il tempo che è tempo di morire davvero
cerco di scrivere più che posso ma vengo continuamente interrotto
diresti che ho un difetto congenito per essere un uomo da mezza primavera
(è che mi piacciono quelle giacchette)
ho mai smesso di invecchiare
ma non lo dico in giro
le femmine comunque hanno le gambe
non puoi capire
le gambe
è tutto un così c’è pieno di gambe
gambe gambe gambe
gambe come se piovessero
gambe
anche se non è mezza primavera
questo pezzo non mi veniva
ma a quanto pare ho fatto una pagina emmezza
io so solo questa faccenda delle gambe
poi so che il nostro amore era una scorreggia del tempo
poi io una cosa ho capito nella vita:
se non vuoi portare i tacchi non li portare
le femmine che s’ innamorano di me
le femmine che s’ innamorano di me
hanno tutte le tette piccole
alcune le tette medie
talaltre le tette grosse
(la somma non fa cento, lo so)
le tette grosse, solo una
due, via
con tutto che io son uno che non guarda le tette
piccole
comunque poi loro, le femmine,
apprescindere dalle tette
che non son uno che guarda quella roba, ribadisco,
loro, le femmine,
s’ innamorano
di me
signora, non mi guardi con quella faccia lì
ché lì poi
lì poi,
lì poi è un casino
io già che son uno che, ribadisco,
non guarda le tette,
poi io son uno che non s’innamora dalla quarta elementare
il rossore
la testa che suda
i crampi allo stomaco
l’alito pesante
sa, signora, sa tutti quei sintomi lì che ti fan dire:
é amore o gastrite?
e quindi è un casino
e lei si starà chiedendo, signora,
ma come cazzo è?
ma come cazzo è?
ma come cazzo è che ’ste femmine s’ innamorano di te?
questa è un’ottima domanda
alla quale no’ risponderò,
ma soprattutto: una signora come lei che dice cazzo?
le femmine che s’innamorano di me
hanno letto tutto salinger
san sparare come un vecchio dilinger
ballano, malino, il tip tap
usano la mooncup
non saltano mai un pasto
danno indietro caramelle come resto
non smetterebbero mai di limonare
amano i vecchi film in cui si fa l’amore
le femmine che s’innamorano di me poi mi fanno dei regali
mi regalano libri che ho già letto e che riciclo
mi regalano pellicce che non metto e non riciclo
mi regalano appartamenti vista central park
e lo so che non ci crede, signora con la tinta, ma se vuole ci vediamo sulla quinta
mi regalano abbonamenti a internazionale
con tutto che avrei no bisogno
l’inglese lo so abbastanza
tipo che la frase baby you turn me on
io la tradurrei tranquillamente: bambina tu mi giri su acceso
in ogni caso,
ci son femmine che s’innamorano di me
e mangiano i cereali a colazione
signora mia,
se ne faccia una ragione
cose che mi lasciano secco
i vini con il tappo in finto sughero
vedere una targa con 000 dentro
i bambini che a cinque anni suonati non son ancora stati una volta sotto la pioggia battente
a prendersela tutta
senza pensarci
cogliere uno che mangia la pasta col pane
le femmine che usano la camera frontale del telefono per truccarsi
i tipi e le tipe che a forza di abbronzarsi non diventano marroni ma arancioni
quando dissi a mia mamma comprati un libro e lei si comprò “guida per leggere i sogni e vincere al lotto”. e lo lesse. tutto
pensare a tutti gli stramboidi che andavano a trovare salinger con delle domande profonde sui loro cazzo di problemi e venivano mandati affanculo
pensare a tutti gli stramboidi che andavano a trovare bukowski con un six-pack e venivano mandati affanculo. meno le birre
se mi chiedono se so che fine ha fatto fiordaliso
incontrare qualcuno che dice stick per dire ghiacciolo e che poi dice che ha nostalgia del calippo. alla fragola
passare ore a curiosare tra gli articoli di cartoleria
quelli che ti dicono dai poi alla fine la musica degli anni ottanta non era tutta brutta. fanno un tiro e ti citano a memoria l’intero testo di nostalgia canaglia. infine ti passano la canna e ti confessano seri: avrei voluto scriverla io stai stella stai di tozzi
quelli che su facebook hanno prima il cognome e poi il nome
guardare le auto che si fermano alle strisce solo se devono far attraversare le pedone belle.
le pedone belle che attraversando si compongono perché l’hanno capito
le ragazze con un fisico spettacolare ma brutte di faccia
sapere che stasera comunque, da qualche parte in qualche parte del mondo, bob dylan suonerà in concerto
quando mio padre smise di lasciarmi vincere a tennis. e vincevo lo stesso
le femmine con addosso le francesine tacco 12 e in borsa le paperine
i quarantenni che la notte continuano a cadere giù dal letto
quando un amico mi perdona anche se l’ho fatta grossa
quando lei ti dice sono tua, sono tutta tua
quando non faccio più manutenzione a qualcosa perché tanto so che la cambierò
oppure perché so che duro ancora poco allora non val la pena di aggiustarla e me la tengo così
certe poesie che non sanno dove andare ma son lo stesso così belle
certe gambe, certi culi
trovare ancora oggi come quando ero bambino un biscotto ringo con una faccia montata all’incontrario
come mia figlia di cinque anni si tiene di lato i capelli lunghi mentre beve alla fontanella
disturbi specifici dell’ammore
stavo dando una festa tra me e me
per festeggiare la vittoria
della guerra di liberazione
da una femmina
mi dicevi
siamo solo amici
mi raccontavi le tue scopate
io ti raccontavo le mie
quindi parlavi sempre solo tu
mi dicevi
se ti dico che ti amo
credi a me
non vuol dire che ti amo proprio
se non ti dico che ti amo
credimi
non vuol dire che non ti amo, proprio
tu quel che dico e/o non dico
fidati no
tu leggi il mio linguaggio del corpo
se ti amo, o viceversa,
te ne accorgi, per prossimità
io non ci ho mai capito un cazzo
qui mi sa che io,
mi sa che io,
io ci ho i bisogni emozionali speciali
io ci ho i disturbi specifici dell’ammore
lo stato dovrebbe assegnarmi un’amante di sostegno
è una serata com’ un’altra
ma mi sento peggio del solito
volevo dare una festa
per festeggiare la vittoria
della guerra di liberazione
da una femmina
invece vado nel nostro posto segreto
con la segreta speranza
che tu
t’appaleserai
fatevi l’amore
fate all’amore
fatelo sempre
non smettete
fatelo controvoglia
fatelo per bisticciare
fatelo per decidere chi terrà il telecomando dopo
fatelo per fare i figli
fatelo per dormire meglio
fatelo per perdonarvi
fatelo per amarvi meglio
fatelo perchè avete bevuto
fatelo prima d’aver bevuto e fatelo dopo aver bevuto
fatelo durante il bere e il respirare e il bere
fatelo la mattina presto con il brutto alito
fatelo appranzo sul tavolo del pranzo
fatelo a pancia vuota a pancia piena a pancia mezza
usate i cazzo di preservativi per favore
fatelo nel sonno
fatelo nel sogno
fatelo come ripicca
come dispetto
in mancanza di letto
in mancanza di sole
in mancanza di parole
fatelo come reato di opinione
fatelo anche se lei ha il pancione
fatelo nudi fatelo vestiti
fatelo travestiti da bambini dell’asilo
fatelo per giocare al dottore come ai vecchi tempi
fatelo
fatevelo
fatevelo col coltello
fatevelo mirando alle parti basse
fatevelo per farvi esplodere il cervello
fatevelo come lavoro a maglia
come meglio della miniera
come mina dell’esistenza
come essere e come avere
come scambio internazionale giovanile
fatelo con il corpo senile
fatelo con i seni sodi molli lunghi corti larghi stretti
fatelo come piano di fuga
fatelo con tutto quel che vi capita sotto mano
fatelo quando siete in ristrettezze
fatelo quando siete in abbondanza d’amici
d’amanti di diamanti
fatelo per ricominciare a farlo
fatelo per raccontarlo
fatelo quando ve la sentite
se non ve la sentite non lo fate
sentitetevela spesso però,
ché il tempo è quel’ che è
guendalina e me
quando son solo nella notte
che son solo
che siam al massimo io e guendalina
la mia bici viola
che ci guardiamo nella notte
che siam soli
e ci guardiamo
e ci diciamo
ma guarda come siam soli
io e guendalina nella notte
adoro la notte
come poche gambe di ragazza
che vuol poi dire che l’adoro molto
devo sempre spiegarvi tutto
mi son perso lo so
non ho chiuso la frase
quando son solo nella notte
contempliamo il buio
guendalina e io
ci mettiamo nelle orecchie
della musica buona
ce ne fumiamo ancora una
pensiamo che vorremmo starcene in orbita intorno alla luna
transitando per il lato oscuro
niente più comunicazioni con la terra
soli come nessun altro al mondo mai
e si fa a chi ci ha più buio dentro
la notte
o noi