per cinazza e cinazza2

t’ho vista profumata
    d’alberi remoti
e perduta
  dietro a’ piedi troppo vaghi
mangiarti unghie spesse d’azzurro occhi

ti prenderei in braccio ogni
  sole del mattino
ma per solo un poco
   dal risveglio
   alla bellezza del tuo
   sparso movimento
   di capelli
celestino

tanto tempo fa nascemmo
fatti di musica comica
 e simile
e mi sei rimasta nota
di fra le ottave mie
concave e stonate

poi ti direi
  prendimi come zio
del pacchettino di cellule in più
che tieni ‘n forno dentro nella pancia
anche se son rimasto timido blu
   d’assenze
bischero e cocciuto
(come sempre)
a vederti grande e viva come albero riempito
da’ profumo melarancia

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.