italiano

italiano notturno
  dell’ultimo dell’anno
 che non è incomincio e è no
  finisco
  è la solita zuppa
dall’odore tutt’uguale
  (gambe tette truppa di stronzi al telegiornale)
 italiano post-natale
  spandi botti al di sopra de gli odori
 di cavolo fritto
  cazzo acido
   nemìca minestra
 (mi sa che quest’anno salto da la finestra
   tanto sto al pianterreno
  son italiano)
l’italiano bambino
 no scuola che tenga
  no maestra che venga
 italiano meschino
venduto a’ politici
  ai faccendieri
  a’ maghi finanzieri
  che ci squadran di traverso complici
   da di sopra un palazzaccio vetro e cemento
tràlici
  e noi
specchio riflesso tre volte tanto

italiano sbirulino
 t’inneggio
  col bicchier in una mano
 ‘ncazzato
  derelitto
 canzonato da chiunque
mi faccio una sigaretta
  golden virginia da venticinque
  (grammi)
e parlo col mio vicino d’orinatoio
  (giànni)
gli do la mia mail
e la url del sito di un amico
  (màssi)
sperando che legga legga
  e scriva di colpo
  un inno al corpo  elettorale  stòlto

e dal buio di questo notturno italiano
 da taschino
 si spandon le note d’un poveraccio
 come me
  stràccio
 dietro a fandonie di tutti i giorni
  appresso a carichi di letame da smaltire e fàtti
 duri da digerire

son le note scritte su ‘ foglietti a righe
  che posso poi no sopportare
 idiosincratico dall’elementari
per tutto quel ch’è andare dritto
  ma italiano (cotto)
  dico  inneggio  consiglio
scrivi
  al trotto

(anche s’è solo un tuo diritto)

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.