(a hm)
parlami
del tuo quotidiano
dello sfiancamento inumano
del viver in mezzo ‘ un sistema
preso e rappreso
inteso e conteso
tra il morir dell’anima
(che no’ esiste)
e il patir della fisima
inarcata e rotta
d’un pomeriggio di sparatoria
com’indicibile moratoria
senza consolatoria soluzione
nel senso che si muore per nulla
che s’è morti già dalla culla
morti dal di dentro
crepati nel cuore spento
dalle parole inespresse
povere sillabe represse
e storte
come caviglie
come famiglie
di cui far parte no
con cui giocare il meno
possibile
ma dammi la mano
e aiutami
a capire
il tuo quotidiano
ch’è no giornale
ch’è no diario
è sudario
—-
(grazie, ‘ roberto saviano)