sulla questione commenti nei blog

io ho no i commenti. ce li ho mai avuti. figo, no?
e a sentire una fresca riflessione di giuseppe genna, che riprende una perplessità di babsi, finisce che poi, alla fine fine, ci ho preso, ci ho sempre preso, ‘ non metter i commenti.

chi vuole commentare quel che scrivo, mi scrive, per dire, una mail. o fa un pezzo sul suo merdoso blog.
qui, su bravuomo.it, ci scrivo io, e basta.
i commenti, non so, con tutto il rispetto sacro che ho dell’onanismo, m’han sempre fatto un’impressione di perdita di tempo, ‘ leggerli in giro. se son pochi fan tristezza, sembra che il post non valga granché. se son tanti, son troppi, non si riesce a leggerli, relegati in finestrelle popup, strette e lunghe, per la maggior parte autoreferenziali, quindi spesso offtopic, quindi sempre scassamento di minchia ad uso egomaniaco.
quando non diventano una chat, a quanto pare diventano un sacchettino per vomitare, insulti, merda, pornografia scarsa. con tutto il rispetto che ho per la pornografia.

e allora, io dico, vai babsi, vai, mandali affanculo, ’sti comment(ator)i.

UPDATE: viste le riflessioni dell’ottimo effe, e qualche scambio di mail con l’abbondante e.l.e.n.a., nonostante la questione sia annosa quanto annoiante, volevo solo aggiungere un piccolo distinguo nel ragionamento mio. che fa così, più o meno, il distinguo:
io non direi che i commenti sono il male.
dico che in certi blog i commenti sono male.
in certi altri ancora sono un male necessario.
in certi altri blog i commenti sono bene.
in certi altri blog i commenti sono una palla.
in certi altri sono inutili.

lo so che il commento è un po’ l’anima “social network” dei blog. ma non è mica l’unico sistema per discutere un post (la facile prova è lasciata al lettore come esercizio).

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.