passaggio a règime e dissidenza

oggi, vivo in un paese che dir ridicolo farebbe ridere l’uomo che non voleva ridere mai, il sequel de l’uomo che negava di essere enzo.

oggi, comincia l’operazione “italia”, il nome è tutto un programma, che prevede i militari per le strade, a garantire una sicurezza di cui nessuno sano di mente sente il bisogno. ma è tutta una fanfaluca, ovviamente. la solita arma di distrazione di massa.

oggi, è morto solženitsin, imprigionato in un gulag per aver criticato il regime di stalin.

oggi, penso che orwell ci ha preso, ci ha indovinato, in tutto e per tutto.

oggi, bevo campari e vino bianco e brindo e alzo il bicchiere solennemente e brindo, brindo al futuro solženitsin italiano, ché ci servirà, perché ci mancano solo i campi di concentramento per dissidenti in questo irrisorio pseudo stato pseudo democratico, poi il programma è completato.
ma arriveranno, arriveranno allegramente anche quelli, e i passanti intervistati dal tg4 non faranno una piega e dichiareranno prodi e orgogliosi di sentirsi più sicuri rinchiusi al freddo e al gelo in un recinto alla ricerca strenua di un paio buono di stivali.

spero almeno che il campari non vada fuori legge.

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arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.