tu, a natale,
no’ fai regali a ognuno,
no’ fai auguri a ognuno
cerchi di dormire il più possibile
e l’unica idea furba che ti viene
potrebbe essere sognare di cercare un albero di vischio
per limonare con le sconosciute passanti a caso
sempreché il vischio venga via in formato albero
tu, di botanica, no
natale è la festa del cuore malaticcio
del polmone stitico
del moccioso che c’è in te
(e non se ne vuole andare)
che prende per mano
il ragazzino che c’è in te
e lo porta in uno sgabuzzino vuoto
per insegnargli come ci si tirano le seghe bìmani con riporto
sempreché con riporto voglia dire qualche cosa
tu, di riporti, boh
la vigilia di natale
vuoi restare vigile
e bevi solo acqua del rubinetto
che come gesto, venisse via in formato tristezza,
non lo batte nessuno
poi domani
un altro giorno
in formato panettone
e senz’ occhi a palletta
sarà