poesia per femmina d’amore

ero lì che beatamente mi amavo il cazzo,
 sì, lo so che lo dico in modo crudo,
ma è quello,
 so no diversamente come dirlo,
e lo facevo con professionismo
 e lo facevo con gioia e immaginazione,
l’amarmelo,
 quando che poi sei arrivata tu
sei arrivata tu, femmina,
 tu e sottolineo tu
sei arrivata usando
  i mezzi pubici
e ha funzionato,
  devo dirlo, devo ammetterlo,
ha funzionato
ho subito cercato di obliterarti
 e addio amarmi il cazzo
anche perché poi lo amavi pure tu
 così poi è stata tutta una questione di gelosia
di lo amo di più io
  di lo ami di più tu

avevi il profumo di profumeria
avevi il sapore di saporeria
avevi il tatto dell’elefante di porcellana di negozio

così io ti ho detto sùbito:
facciamo all’amore di mucchio?
 e quel ch’ho subìto
  è stata la rottura del setto
del naso

poi tu mi hai fatto delle cose
 anche delle fatture
e m’hai messo indosso un anello
  per cosarmi
un anello
  per ghermirmi
e m’hai spiegato che ci son giorni che son giorni che non hanno il giorno dopo
e ci son notti che poi i botti poi li senti il giorno dopo

poi sei tornata a casa dal mercato scoperto
  e mi hai portato il sottopiede alla clorofilla
  il sottopiede in pura lana
  il plantare in pelle antistress
il sottopiede in lattice
 il sottopiede in sughero
mi hai sbancato il banco dei sottopiedi
mi sembra
 oppur c’era anche un messaggio
 per i di miei piedi
ho dei dubbi
 ma comunque
poi m’hai chiesto se io son un di quei col fuoco sacro
e io che ti ho risposto
 mah, il fuoco sacro,
bruciarmi, il culo, mi brucia,
ma potrebbe anche esser solo il piccante di ier sera
 magari la peperonata
la peperonata sacra
 (di ier sera)

poi son qui a scriverne
 lo ammetto lo
 senza saperne nè di come
  nè di perché
m’in definitiva tutto quel che so è che
  io,
   io io
io non ti amo
  poco

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.

3 commenti su “poesia per femmina d’amore”

  1. sto morendo a quattro di spade per terra mentre batto i pugni…

    (in realta’ sto fermo sulla sedia; ma se non poesiolo un po’ come ti trasmetto?)

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