ma posso far ’sta vita?

hai mai provato ‘ dire a una ragazza
baciarti è un’operazione simile
al togliere i capelli accumulati
nel filtro della doccia?

ben’, te lo consiglio no di fare

bravuomo, la situa è questa

innanzitutto, ma come parli?
la situa?
 really?

innanzitutto meno uno,
  la situazione
è che questo muro che ti tiene su s’ è stufato
sporgiti in avanti e cadi di muso, via
 che ti fa bene spaccarti il naso
il sangue è sopravvalutato
 il coagulo arriverà presto
  e smetterà subito il rivolo
i teppisti t’ han derubato delle scarpe
 ma ci hai sempre il tuo ifòno
con dentro della musica
 c’mon
springsteen che lo dice in quel modo lì
 giù in hard land
e poi l’armonica
che qualcuno gli ha anche dato del figlio di dylan, bob,
 a springsteen
mica cazzi
ma come parli bravuomo
 non si dice cazzi nelle poesie
e questa mica poesia è
ah ben’, allora.

e c’è
mica che non c’è
  lo spicchio di luna d’un giallo formaggio
 che guardi alzarsi sull’orizzonte di colline scure
che ti pare di sentirne fontina d’odore
 e la vedi anche un po’, come in scioglimento camembert,
colare

hai mai provato ‘ passare affianco
  una bella ragazza estiva per strada
 vestita semplice, top gonnellina scarpe da ginnastica,
sbirciarle la faccia, frenare e dirle
ma sei sempre così bella o è che oggi è un giorno speciale?
(questo lo puoi di farlo, ma allenati alla faccia giusta)

ci son giorni buoni per
decidere il tatuaggio
 ma soprattutto dove farlo e la dimensione
 (il piercing no, fa no per me)
  oppre risolursi di prendere brandelli di pelle e traslocarli
o scrivere la novecentesima useless poesia
metter su la playlist fatta solo di quattro canzoni di maria antonietta
spettegolare sull’amico poeta che ne porta fuori ogni sera una diversa
sentire i racconti degli amici
  vederla e non poterla salutare
dimenticarsi di facebook
  del tutto, per sempre,
   come se ci si fosse bannati da sè

(nessuno che ti scrive un messaggio privato)

guardarla avvicinarsi alle tue labbra e riuscire a non baciarla
 fare l’amore con il bicchiere mezzo pieno
nessuno che ti scrive più lettere d’amore
inventarsi un modo per tirare a non impazzire
 non vedere l’ora che sia l’ora dell’aspirina mattutina
  subito dopo il biscotto numero due pucciato nel caffellatte
tipicamente, due màcine del mulino bianco
che quelle copiate hanno tutte un saporaccio ma è psicologico
  e soprattutto dei nomi orrendi
perché non le chiamano màcine copiate e via?

(nessuno che ti scrive un messaggio privato)

volere ancora un certo bacio di una certa ragazza rossa
 perché ti ricordi che era bellissimo il suo modo di baciarti
  e perché dopotutto perché sprecare tutta quella bellezza?

metter su una band pre atomic nerd rock
 senza un vero cantante ma con un certo scapìglio

scrivere su twitter che l’ami in 139 caratteri
 ma senza metterci manco un #hashtag
avere quella voglia irrefrenabile di comprare della cancelleria
  o dell’attrezzatura
o insomma entrare e straparlare da un ferramenta

le scarpe delle ragazze che diventano più belle dopo le nove di sera
certi sorrisi da non farsi scappare via
il capro espiatorio
 addormentarsi vestito da capo a piedi di roba di gap
aggiungere alla lista dei desideri amazon
 la scatola LEGO Speciale Collezionisti 10231 – Shuttle Expedition
  oppuranche la LEGO Creator 10220 – Volkswagen T1 Camper Van
far l’amore nelle vigne
capire la madeleine
voler essere infelici ad ogni costo
  dormire due tre ore
la spalla dolorante di nuovo, cazzo

(nessuno che mi scrive un messaggio privato)

se fossi un gelato sarei un ricoperto classico
ché, anche se il ripieno l’è quel che l’è,
 con tutto l’amore cioccolato che ci ho intorno
  posso far altro no che ringraziare
 e ringraziare
  e dire grazie
e ringraziare

infatti bravuomo no’ ti lamentare
 ti ricordo che di tabacco ce n’è ancora
  e se per caso o fumate finisce
 se ne può sempre dell’altro
ricomperare

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.