io di superpotere
se fossi un supereroe
vorrei quello di poter vedere sempre le stelle
all’ingrandimento che voglio
anche quando il cielo è pieno di sole disperato
anche quando il cielo è nuvolo coperto
così poi potrei riuscire a di vederti fin in negli occhi
attraverso a distanza di tutte queste case nuvolose
da seduto su il mio balcone a fumare e bere e campare
al mio modo fallimentare e sbieco
e zoomerei sul tuo ridere di gusto
la tua testa che piega di lato
che sembra che prova che tenta che quasi che vuol perdersi
io di superpotere
se fossi un supereroe
vorrei quello di avere un dito che si allunga a piacimento
ed è preciso
col polpastrello calibrato giusto per gli schermi touch
per poter schiacciare i bottoni a distanza
e programmarti l’ipod e metterti su solo buona musica
quella che dico io
quella buona e musica
quando sei sola in nella tua stanza
nella tua stanza piena di letto
e armadio e poca luce poca
m’è che tu sei una femmina al gusto di donna
coi vestitini balzelloni
o la gonna
al gusto lasagna e
i bibitoni
succo d’arancia e gin
che non mi son fatto
pensando a te
che sei una femmina al gusto speciale
di venere e cenere e vino
la tua bocca è come il venerdì sera
non vedo l’ora che arrivi
per succhiarmelo via ad occhi chiusi
dolce e salato e amaro e dolce
e voglio che finisca mai
alcoolico al punto giusto
come fosse sempre fatto di gustosissimi gusti
dolceamari e violamaranti
ti ho detto
giochiamo che eravamo le barrette di pong
e passavamo il tempo a passarci un quadratino bianco
(tipo questo tuo cuscino)
m’è che tu non capisci la poesia
anche se hai una mente di lusso
hai il cervello con gli interni in radica
così poi lasciavo perdere il cuscino
e facevo pratica con lo slacciarti il reggiseno di pelliccia
sei sempre stata una tipa freddolosa
e sempre che mettevi su quella tua posa posticcia
m’io
ero felice anche senza superpoteri
se ti tenevo per mano
e ci amavamo a focaccia
e in tutto il gelato del balcone
sentivo la luna che mi leccava la faccia