scambiamenti

ero lì che mi schiacciavo un pisolo
 quando’ ho capito che io nella vita
ho scambiato l’amore per l’esser cagato
 non nel senso del baratto
no, lo dicevo nel senso che ho fatto confusione
 cioè quando una mi caga io credo che mi ami
  o mi stia amando
 (la metto giù di movimento)
come se l’esser cagato e l’esser amato sian poi questioni
  cinetiche

comunque il mio è sempre stato un amore non professionista
 semi-pro
  amateur direi
perinfatti io ho mai amato nessuna ragazza
 qualche femmina forse
ma no
 no
non starò qui a vi spiegarevi la differenza
(e sì, perinfatti è una congiunzione di mia invenzione)

ma sì
m’avrò fatto innamorare qualche ragazza
 ma più che altro m’han innamorato loro
(il transitivo è usato apposta)

è che me ne son stato sempre lì a chiedermi
forse è che ci ho lo sturm und drang?
  o lo spleen?
o lo scapìglio?

adesso meglio il cambio di discorso.

molte cose stan cambiando nella mia vita
per dire
 ho smesso di portare gli occhiali da vista
 porto solo più occhiali da sole
  da quando me li han regalati belli
ma tanto quelli da vista li portavo per bellezza e basta

poi son due giorni che piscio senza mani
ho anche scrollato senza mani
 e l’ho rimesso dentro senza mani
mi trovo bene
son due giorni
mi trovo bene
 in questo trend di handless pissing

poi son stati due giorni che ho mangiato senza mani
  handless eating
 mi son trovato bene
apparte la tovaglia

poi son stati due giorni che mi son versato da bere senza mani
 ho architettato una struttura di cannucce e vasi comunicanti
  dentro le bottiglie e i bicchieri
che ci si può versar da bere senza mani
non c’è che dire, mi trovo bene anche così
l’importante è bere il giusto

l’handless pouring

in bici senza mani ci vado già da tempo
ma questo, va ben’, non conta
saper andare senza mani in bici è fondamentale
  metti che è freddo, puoi tener le mani ficcate nelle tasche della giacchetta
 metti che è tempo di sigaretta e devi girartela acrobatico e imbecille
metti che devi poi accenderla, qui allora ti devi fermare
e devi mettere purtroppo le mani sul manubrio le dita sui freni
 che sul velocipede a due ruote a pedali puoi no scalare le marce
cioè, le marce ce le hai, ma non funziona il freno motore
  come sulle quattro ruote
 così ti fermi, accendi, tiri la prima boccata, riparti, pedali
senza mani
saluti i passanti
  senza mani
(con lievi cenni del capo)
guardi la sigaretta e ti accorgi che più che altro
con ’sto fatto di salutare i passanti
 te la sta fumando tutta il vento

se nella vita si potesse fare tutto senza mani
 sarebbe una vita migliore?
questa è una domanda che mi trovo bene

poi altri cambiamenti:
 ho cambiato gli sfondi del mac e del telefonino
  poi non porto più in tasca il moleskino
    e la biro PaperMate ComfortMate Ultra 1.0M
  morbidosa

poi son due giorni che penso senza mani
potrebbe essere il titolo di qualcosa
oppuranche mi trovo bene
  potrebbe essere il titolo di qualcosa
 oppurpoi non faccio cose non vedo gente
potrebbe essere il titolo di qualcosa

suppoi
potrebbe essere il titolo di qualcosa
 potrebbe essere il titolo di qualcosa

oppuranche anche mi piace
 come titolo di qualcosa
o anche oppurpoi
 oppurpoi come titolo (di qualcosa)
(oppuranche e oppurpoi son congiunzioni di mia invenzione)

ed è inutile dirlo
oppuranche e oppurpoi son congiunzioni di mia invenzione
potrebbe essere il titolo di qualcosa

ma il fatto è che mi manca sempre il qualcosa
 il fatto è che con il qualcosa ci son sempre andato in bianco
io

ma adesso qui alla fine di questo pezzo faccio ancora un cambiamento
 un cambio di discorso
vi lascio con una frasetta di fine di discorso di qualcosa di mancanza
 e questa sera, tornando a casa, date una carezza ai vostri bambini,
e dite loro questa è la frase del bravuomo
 che fa così

“perché vivere è un mestiere in levàre”

superpoteri

io di superpotere
 se fossi un supereroe
  vorrei quello di poter vedere sempre le stelle
all’ingrandimento che voglio
  anche quando il cielo è pieno di sole disperato
 anche quando il cielo è nuvolo coperto
così poi potrei riuscire a di vederti fin in negli occhi
  attraverso a distanza di tutte queste case nuvolose
da seduto su il mio balcone a fumare e bere e campare
 al mio modo fallimentare e sbieco

e zoomerei sul tuo ridere di gusto
  la tua testa che piega di lato
che sembra che prova che tenta che quasi che vuol perdersi

io di superpotere
 se fossi un supereroe
  vorrei quello di avere un dito che si allunga a piacimento
 ed è preciso
  col polpastrello calibrato giusto per gli schermi touch
per poter schiacciare i bottoni a distanza
e programmarti l’ipod e metterti su solo buona musica
 quella che dico io
  quella buona e musica
quando sei sola in nella tua stanza
  nella tua stanza piena di letto
e armadio e poca luce poca

m’è che tu sei una femmina al gusto di donna
 coi vestitini balzelloni
o la gonna
 al gusto lasagna e
 i bibitoni
succo d’arancia e gin
che non mi son fatto
pensando a te
 che sei una femmina al gusto speciale
di venere e cenere e vino

la tua bocca è come il venerdì sera
 non vedo l’ora che arrivi
  per succhiarmelo via ad occhi chiusi
dolce e salato e amaro e dolce
 e voglio che finisca mai
alcoolico al punto giusto
come fosse sempre fatto di gustosissimi gusti
  dolceamari e violamaranti

ti ho detto
 giochiamo che eravamo le barrette di pong
e passavamo il tempo a passarci un quadratino bianco
 (tipo questo tuo cuscino)

m’è che tu non capisci la poesia
anche se hai una mente di lusso
  hai il cervello con gli interni in radica

così poi lasciavo perdere il cuscino
 e facevo pratica con lo slacciarti il reggiseno di pelliccia
 sei sempre stata una tipa freddolosa
e sempre che mettevi su quella tua posa posticcia

m’io
ero felice anche senza superpoteri
 se ti tenevo per mano
  e ci amavamo a focaccia
e in tutto il gelato del balcone
sentivo la luna che mi leccava la faccia