ho più no vent’anni
e anche questo carpaccio di ginocchio
sbigottito dal mattino
che dovrebb’essere andante
di con un qualche moto
ha smesso comico di darsi da fare
facile
(e m’inquina il giorno)
e la testa potrei dire che mi gira
gira in tondo
sarà il di vino amplesso
e il naso non s’offenda se lo trascino
nel cestino
e pure tutto quel mio astio
per il governo farabutto
lo dragghendropperei volentieri nella cartella
cazzate
(di questo giorno ‘nquinato)
poi vi dico
‘ deciso di metter no punti
punti e tonti mastini abbaianti
deliri di puttane ingolfate nel freddo serale
scopate saffiche tra traffici di fiche
e sanguineti mi piace sempre più
tangato e poeta dei miei giorni di adesso
ch’ho più no vent’anni
e pure ‘l chinarmi tipo a salutar l’applauso
è divenuto un pugile brutto
‘ncazzato con la mia tronfia schiena
(e salùtovi)
(l’inquinato del barrio di sòtto)