arsenìzzo missionary man (eurythmics)

ben’, secondo certi
 sarò pur nato peccatore ‘riginale
sarò nato dal peccato
  puntuale
 e s’avessi avuto una monetina
per tutte le cose disfatte
 sarebbeci una montagna di tàlleri
di tra sopra ‘l mento mio pieno di barba mattutina

mia madre mantide mi disse bene
 mia madre aracnide mi disse forte
sii sincero quando scrivi
 e ‘vrai sempre ragione
 ch’è la cosa che puoi no
 far per finta coi fratelli
e sopra tutto
  fa no casino con l’uomo di dio

ché l’uomo di dio
ha ‘l dio di dentro
 e i santi di dietro
 e gli apostoli davanti
che leggon le bibbie nere
 ficcatelo in testa e sono tanti

poi cambio discorso
 c’era una donna nella giungla
 e una scimma in cima all’albero
 e l’uomo di dio dietro me
 mi disse: basta, quel che fai
 buttat’ in ginocchio
 ho un messagio per te
 che faresti meglio ‘ credere
 vien da lui, lo so io.

ma cosa ne sai tu
 se dio son io.

ho voglia di ridere.
e per un attimo
  ti racconto di me
l’ho smessa con l’inverno
e le distanze
  e mi son perso
   son arrivato terzo
  son rimasto per ischerzo

non piango più
  ché s’ha da morir
 di nostalgia
o racconti detti
  una volta sola.

ho dietro i santi e davanti tutti quanti.
 son dio, ma non son io.
oggi splendo poco.
 oggi è marzo e fioco
  cerco di dove sei
 accanto al roco tuoneggiar delle chitarre
serafine
 dei compagni di scuola
  mia, bizzarre
  genti del vino delle 8 e venti
 con la sigaretta in bocca
  ma non ne i polmoni
 che son dio
 son tutto cosato
  cosificato
da quarant’anni di onesta professione
 o forse più

ti faccio una domanda chiara
 anche se la divina commedia è fallita
  serva e apòstata
 apposta letta male
tra innamorati cretini
 e parole sotto banco
stanco di questo mondo
 questo mondo
questo mondo
  questo nostro mondo proiettato in una sala piccola

e ciao, punto.

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.