la cosa del natàle che mi piace di più
è la parola
addobbo
addobbo, senti come suona, addobbo
un po’ come addosso ma con la bb
un po’ come arrobbo, ma con la rr,
anche se non so cosa vuol dire (o/e se esiste)
un po’ come addobba,
ma non vale è solo la versione al femminile del verbo
addobbo è una parola cicciona, detta cicciona, o anche ciccia, per gli amici
perché ha due doppie, dd, bb
meno male che il verbo all’infinito non fa addobbarre
con tre doppie, dd, bb, rr
ché altrimenti sarebbe una parola obesa
mentre è solo cicciona
anzi, ciccia, siam amici
un esempio di parola obesa?
addobbasse
congiuntivo imperfetto
le parole senza doppie sono dette piatte
da non confondere con le parole piane
che son quelle con l’accento sulla penultima sillaba
le parole con una doppia sono dette col seno
parole con quattro doppie, non fatemici neanche pensare,
problemi seri, praticamente infarto assicurato
piatte è una parola col seno
doppie anche
parola è piatta (e pure piana!)
natale è una parola piatta
e non è che sia un problema
non è che del natale a uno debba piacergli la parola
che poi in altre lingue suona diversa,
magari in un altra lingua natale è una parola cicciona
chi lo sa?
(lo sa chi sa le lingue)
se potessi cambiare qualcosa del natale
farei diventare la parola natale cicciabbella
che è una sottocategoria delle parole ciccie:
una parola è cicciabbella
(che, faccio notare, essa stessa è obesa, ma non vale, l’ho inventata io adesso)
quando è sia ciccia che sdrucciola
(cioè con l’accento sulla terzultima sillaba)
in pratica quando vai in giro a dicembre inoltrato per strada
fa freddo, c’è il gelo, ma dai baffi di ghiaccio saluti la gente
dicendo buon nàttalle
nàttalle, una parola cicciabbella
solo che poi sarebbe difficilissimo scrivere poesie sul nàttalle
perché è quasi impossibile trovarci una rima
io, per dire, adesso volevo andare avanti
rimandoci su
ma ci son riuscito no
(forse giramento di pàllelle)
natale fa male
noel que bel