amoroso caos

se ti do un bacio durante una tempesta
 una farfalla giapponese
muore
  a saluzzo
 affogata in un bicchiere di chinotto
bevuto da un giovanotto altolocato
che indossa vistose uose rosse
 tutte ricoperte di bottoncini neri

se ti penso
 istantaneamente dimagrisco
 mi bellifico
e tu invece pornìficami
  ma di brutto
fammi sentire come un ornitorinco
 molto horny poco rinco
o viceversa
ma noâ’ importa
poi prendimi per le spalle
  mi raccomando con la esse davanti
 e girami verso di quel di te
  e verso tutto quel mondo che è in te
 e non è in me
 ma potrebbe esserlo
  poi prendimi anche per la schiena
sempre con la esse ma qui per forza
 ma insomma prendimi su e fammi godere come una bestia
e legami al letto e spegnimi sul petto
 delle sigarette
che poi me li tatuo per sempre sui polsi
  i segni delle manette

accùcciati animale
 e sussurra il mio nome
ammanettati al letto e vibra nuda
 per me
lava i piatti nuda, per me
scrivi una canzone e cantala nuda
per me

guardami negli occhi
 come se non sapessi far altro
  che allargarti le labbra
con una mano
e sfiorarle di con l’altra
 poi succhiati l’alluce e schioccami un bacio
 contemporaneamente
che numero da circo
 (lo so)
ma nelle poesie
 ce la puoi fare
  ‘ fare tutto quel che scrivo

e cos’è questa balla
  che non ti senti abbastanza femmina
sei femmina per due
sei femmina al quadrato
 e per tre e al cubo e chiusa parentesi graffa
 è che sei come tutte le femmine come te
che lo sono e non lo sanno

dai rimettiti quell’intimo completino
  aprimi la porta in reggiseno a balconcino
aggirati per le strade di notte con rossetto e rosmarino
  e canta tutte le macumbe a tirar mattino
e ora la smetto con questa rima in ino
rino pino sino mino tino vino
ecco
dammi di quel liquido rosso rotto
  di rossetto
 parlami di quando eri dentro al letto
di quell’altro
 no, no lo voglio di sapere
ma versami da bere
e anche se il mio cuore è da buttare
  vivo oggi fin al prossimo ubriacare
 una femmina femmina
di parole

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.