similitudini di nicchia

no’ lo capisco il jazz
 però m’intriga
ma non lo reggo
 se non a piccole dosi
come la poesia
 non la reggo, ‘ meno che sia omeopatica

e lo so che c’è qualcosa di grandioso lì
nel jazz e nella poesia
 però dopo un po’ (poco) m’annoiano
meno quando la leggo io in pubblico
 ch’é un po’ come il jazz, no?
non c’è il il detto il jazz son più quelli che lo suonano che quelli che lo ascoltano?
la poesia
 uguale

va ben’

comunque la musica jazz
 è un casino di note
nel senso di tante
 nel senso di mischiate
lente veloci vorticose
  ed è come un miracolo
di saperle tutte
 a memoria

quei lì suonan per dei quarti d’ora
 intieri
  filati
non la smettono mai
  anche se, ‘ veder le facce, pare mica che si divertano tanto
pare che soffrano
 pestano sui tasti bianchi neri
  soffiano nelle trombe nei sassofoni
 litigano coi contrabbassi
picchiano una batteria
 a volte piano a volte vorticosi

io ci credo mica che quei lì
 che la suonano
  la musica jazz
le sanno tutte
 a memoria
 quel casino di note
è un gran bordello
 un bordellazzo della strammadònna
io mica ci credo
per me, la maggior parte del tempo,
 quei lì
improvvisano

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.

Un commento su “similitudini di nicchia”

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